Le più importanti aziende cinesi che offrono servizi cloud hanno risposto bene e  velocemente all’emergenza Covid-19, lo documentano i dati Canalys che evidenzia la crescita del 66,9% del cloud infrastrutturale nel Paese nell’ultimo trimestre del 2019, per un valore complessivo di 3,3 miliardi di dollari. La Cina è oggi il secondo mercato cloud mondiale con una quota del 10,8%. Tre gli attori principali: Alibaba Cloud, Tencent Cloud e Baidu AI Cloud. Quest’ultima con una quota di mercato dell’8,8%, mentre le prime due rispettivamente con il 46,4% e il 18%. Gli hyperscaler asiatici sono riuscite a fornire computing, risorse AI e i servizi necessari a supporto dei dipartimenti governativi, delle imprese di scuole e ricerca senza criticità.

La fotografia del mercato cloud cinese, nell’arco dell’intero anno scorso evidenzia una crescita di poco inferiore a quella dell’ultimo trimestre (63,7%), per una spesa di 10,7 miliardi di dollari. E si fa notare il superamento conseguito da Baidu AI Cloud che ha scalzato dalla terza posizione Aws, mentre i rapporti di forza tra Alibaba Cloud e Tencent Cloud sono variati in modo non sensibile (con un market share rispettivamente del 46,1% e del 17,3%). La situazione attuale non sembra incidere in modo negativo anche per quello che riguarda l’intenzione delle aziende di continuare a migrare i carichi applicativi in cloud.

Canalys - Il mercato cloud cinese
Canalys – Il mercato cloud cinese

L’analista di Canalys Yih Khai Wong commenta: “Il cloud computing nei giorni seguenti la crisi per il Coronavirus ha dimostrato sul campo la sua validità come architettura flessibile. I fornitori sono stati in grado di implementare le misure necessarie a garantire continuità alle aziende, e ad abilitare la possibilità di sostenere carichi di lavoro intensi di analisi dei dati”. Anche in Cina ha premiato la gara di “solidarietà digitale”.

Prosegue l’analista: “Sì, per esempio gli hyperscaler locali hanno aperto le loro piattaforme per consentire a nuovi clienti di utilizzare più risorse gratuitamente in modo da mantenere alto il livello di operatività”.
Per esempio Alibaba Cloud ha offerto crediti per l’acquisto della sua offerta Elastyc Compute Service, dei servizi di cybersecurity e di altri servizi. E agli istituti di ricerca l’accesso ha offerto a titolo gratuito gli strumenti di AI per accelerare lo screening sui farmaci per i potenziali vaccini, per esempio per velocizzare il sequenziamento genico e lo screening delle proteine. 

La Cina, per quanto riguarda la didattica a distanza ha vissuto prima dell’Italia i medesimi problemi, con gli studenti che si sono ritrovati a sfruttare in massa gli strumenti per l’apprendimento online e i relativi tool di configurazione. Tencent Cloud, oltre a rendere disponibile ai team di ricerca la piattaforma ha lanciato le soluzioni Cloud Office che comprendono Tencent Meeting e WeChat Work per supportare lo smart working, mentre per tutta la durata dell’epidemia è rimasto gratuito l’utilizzo di chat audio e video a supporto di aziende e studenti.

Oltre 15 milioni di interazioni si è trovata a gestire la piattaforma di intelligenza artificiale di Baidu AI Cloud, messa a disposizione a titolo completamente gratuito alla medicina cinese. Algoritmi di AI e piattaforma sono stati aperti per l’utilizzo gratuito a tutti gli istituti di ricerca, mentre il provider ha lavorato allo sviluppo di strumenti di mappatura per tracciare la diffusione del virus e quindi essere in grado di fornire risposte in modo più veloce agli sforzi locali.        

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