Nel settore Life Science, il gruppo Engineering da tempo consolida metodiche, esperienze, e tecnologie verticali in grado di garantire il progresso e l’accelerazione che il mercato richiede. Dai modelli di simulazione per la ricerca farmaceutica applicata ai test sui vaccini, alla verifica del grado di maturità dei processi digitali nella catena di produzione, dall’l’uso sempre più pervasivo della Artificial Intelligence, gruppo Engineering è orientato sempre più all’innovazione e alla distribuzione della tecnologia in tutte le aree del settore specifico. Ce ne parla Umberto Lambiase, account manager, Life Science, Process and Food & Beverage markets di Engineering, nell’ambito del Digital Helth Summit 2020, valorizzando i contenuti del Manifesto “Engineering the New Normal” che traccia la strategia del gruppo per i prossimi anni.

Quanto pesa la tecnologia digitale sulla vostra strategia? Quali i progetti e gli obiettivi per il 2021, non solo legati alla situazione Covid che ancora allarma?

Umberto Lambiase, Account Manager, Life Science, Process and Food & Beverage markets di Engineering
Umberto Lambiase, Account Manager, Life Science, Process and Food & Beverage markets di Engineering

“La tecnologia è stata il principale fattore abilitante durante tutta la crisi: ci ha permesso di restare in contatto con il mondo, ha contribuito a mantenere l’operatività delle organizzazioni – grazie al Digital Workplace e agli strumenti di collaborazione a distanza, utilizzati anche nel mondo della scuola -, ha supportato la gestione dell’emergenza medica attraverso piattaforme dati che hanno permesso di agire in modo deciso e veloce. La crisi del Covid-19 ha chiaramente dimostrato alle organizzazioni che ritenevano la Trasformazione Digitale solo un concetto astratto o un elemento qualsiasi nella loro lista delle priorità, che invece è di vitale importanza per la sopravvivenza di qualsiasi business o servizio. Nella maggior parte dei settori, infatti, si è visto che più i processi sono digitalizzati, meno interruzioni hanno subìto.

Nuovi valori fondanti di sostenibilità, responsabilità sociale, così come i concetti di agilità e mobilità nel modo di lavorare stanno emergendo e potrebbero cambiare, da qui in avanti, il modo in cui vengono prese le decisioni. Su queste premesse la tecnologia sarà un forte abilitatore.

Ogni crisi è diversa ed ora è certamente troppo presto per comprendere tutti gli effetti o le conseguenze di quella causata dal Covid-19. Quello che sappiamo con certezza, parlando con tutti i nostri partner, è che ora la Trasformazione Digitale non è più un elemento qualsiasi della lista delle priorità, ma è al primo posto della lista.

La condizione base per digitalizzare il proprio business è aprirsi alle opportunità del Cloud, di cui offriamo un modello ibrido, poggiato sulla nostra infrastruttura in partnership con i migliori player di mercato. La gestione quotidiana del business diventa sempre più remota, distribuita e digitalizzata, e questa crisi ha accelerato la consapevolezza del bisogno di sicurezza. La digitalizzazione del lavoro e delle imprese porta in automatico a comprendere e apprezzare meglio l’importanza della Cybersecurity, sia per proteggere le imprese che per abilitare la Trasformazione Digitale. Le esigenze di sicurezza stanno aumentando in modo esponenziale, anche se non tutte le attività possono essere digitalizzate. Le attuali condizioni non consentono al personale qualificato di trovarsi ovunque sia necessario: i nostri strumenti di Augmented Reality, Mixed Reality, Virtual Reality (AR/MR/VR) gli consentono di essere efficaci nella gestione da remoto della manutenzione e delle attività sul campo. Un’altra area importante è legata alle nostre piattaforme di gestione dei dati che vengono implementate attivamente in Italia e all’estero, per aiutare i governi e le organizzazioni sanitarie nei loro processi decisionali fornendo dashboard, informazioni in tempo reale, AI & Advanced Analytics, modelli di simulazione utilizzati per accedere e interpretare dati reali e gestire le informazioni.

È sempre la tecnologia che ci permetterà di rimettere in moto le nostre vite con strumenti che ci aiuteranno a rispettare le norme di social distancing o a usufruire online di servizi prima erogati soltanto (o quasi) in modo fisico. Sarà una Trasformazione Digitale accelerata e necessaria, che noi di Engineering affronteremo disegnando insieme ai nostri stakeholder nuovi scenari tecnologici in grado di innovare il modo in cui comunichiamo, viaggiamo e viviamo le città”.

Forti dell’esperienza di questi mesi, quali sono le strategie che mettere in campo nella Fase3 della ripresa, quali i servizi innovativi e quali le modalità per coordinare l’intera filiera con la quale lavorate?

“Il mondo è cambiato e così anche le aziende, le organizzazioni, i processi e il nostro modo di sfruttare le tecnologie. La crisi non sta solo accelerando molte delle trasformazioni che erano già in atto, ma ne indirizzerà di nuove. È tempo quindi di capire dove siamo ora, cosa non ha funzionato e di evolvere verso un nuovo domani. Engineering ha da sempre nel suo DNA la capacità di guardare avanti e presidiare la frontiera dell’innovazione. Lo facciamo investendo nelle nuove tecnologie e in progetti e attività di ricerca che ci permettono di anticipare i cambiamenti. Ma, soprattutto, abbiamo una lunga esperienza nel disegnare il futuro insieme ai nostri stakeholder. Lo facciamo conducendo seminari di co-design con i quali aiutiamo le organizzazioni a definire i loro valori e princìpi fondamentali, che poi utilizziamo per guidare la loro trasformazione, generare nuove idee, eseguire sessioni di brainstorming fra settori diversi. Inoltre, grazie ai nostri ricercatori e alla rete dei nostri innovatori offriamo i più recenti aggiornamenti e approfondimenti tecnologici di frontiera.

La Fase che stiamo vivendo dovrà necessariamente tenere conto di quanto si è imparato durante il lockdown, cogliendo questa come un’opportunità per rivedere e ricostruire con occhi nuovi strategie, processi, prodotti e servizi innovativi e che mettono sempre il digitale al centro. Oggi la domanda non è più “se” perseguire la Trasformazione Digitale, ma se può essere fatta per tempo. Per ristabilire le operazioni nel mondo post-lockdown, i player agiranno su: miglioramento e adeguamento della loro Supply Chain ai nuovi scenari, previsione della domanda, simulazione dei processi produttivi, monitoraggio remoto delle performance, misurazione dell’efficacia delle risorse (OEE), nuovi canali di vendita e supporto a distanza. Saranno quindi fondamentali AR/MR/VR per la collaborazione virtuale, strumenti per applicare e monitorare i comportamenti di distanza sociale per la sicurezza dei lavoratori, Industrial Cybersecurity. In queste aree saranno necessarie soluzioni con la massima urgenza ed è qui che concentriamo i nostri sforzi per aiutare i partner a riprendere le proprie attività il più rapidamente possibile.

Le principali aree su cui riteniamo che tutti i produttori debbano concentrarsi immediatamente, al fine di ristabilire le produzioni e garantire la continuità del business nel mondo post Covid-19, sono relative alla visibilità e al controllo del processo di produzione, alla flessibilità operativa, alla sicurezza dei dati e alla protezione e la sicurezza dei propri lavoratori. Engineering vanta in questo ambito sia esperienza pluriennale, sia competenze specifiche e anche soluzioni innovative. Agiamo nelle seguenti aree sulle quali pensiamo sia necessario programmare i prossimi passi: 

■ Augmented Reality for Virtual Remote Collaboration;

■ Social Distancing & Contact Tracing for Workplace Safety;

■ Digital Twin for Manufacturing Plant & Process Simulation;

■ Manufacturing Intelligence for Remote Performance Monitoring;

■ Advanced Forecasting & Planning for Flexible Manufacturing”.

Il settore Life Science è stato al centro della pandemia dovuta a Covid 19 scoprendosi da una parte vulnerabile dall’altra pronto a mettersi a disposizione del Paese. Cosa avete imparato da questa emergenza e come avete risposto, in particolare nel supporto ai vostri clienti?

Il settore delle Life Science rappresenta oltre il 10% del Pil italiano ed è caratterizzato da una forte propensione all’export, all’internazionalizzazione e con un’elevata spinta all’innovazione. Il suo contributo può essere determinante, soprattutto in questo momento e quando l’emergenza terminerà. L’industria farmaceutica, quella biotecnologica e della produzione di dispositivi medici è in rapida evoluzione, anche alla luce delle nuove tecnologie.

Il cambio degli schemi organizzativi e relazionali imposti dalla pandemia globale ha comportato una sostanziale modifica delle procedure e dei sistemi informativi nelle organizzazioni complesse e nelle aziende. I settori Life Science e Pharma hanno dovuto rispondere tra i primi alle richieste che non soltanto il mercato avanzava ma che il nuovo equilibrio sociale imponeva. Le tecnologie informatiche e le metodiche di approccio sistemico per affrontare tale cambiamento, hanno favorito il fiorire di nuove opportunità e la distribuzione di modelli applicativi innovativi, volti innanzitutto a sostenere progetti distribuiti a livello globale grazie al bisogno di collaborazione e cooperazione tra gruppi di lavoro distanti geograficamente.

Le nuove tecnologie hanno accelerato il processo di implementazione di modelli di simulazione e replica della realtà in ambienti virtuali, fattori che hanno comportato l’impiego di approcci sempre più dinamici e interattivi in grado di accompagnare e sostenere lo sviluppo di prodotti e servizi garantendo il distanziamento sociale ma nel contempo favorendo lo scambio di competenze e di conoscenza tra gruppi di lavoro interdisciplinari.

Il nostro paese è stato ed è ad oggi tra quelli che meglio hanno reagito ad una richiesta profonda di cambio di passo a livello politico, sociale ed economico, l’emergenza pandemica ha di fatto toccato tutti i livelli organizzativi del sistema paese Italia e contestualmente ha favorito un nuovo corso orientato a cambiare il futuro di tutti noi. Ormai è sempre più avvertito che il nuovo equilibrio, definito dal gruppo Engineering come “new normal” comporterà una rivisitazione profonda del modo di lavorare, del modo di relazionarsi e di fare business. In questa accezione sicuramente il settore Life Science è impegnato in prima linea se consideriamo le sfide tecnologiche e scientifiche cui è chiamato ad operare. Basti pensare a quanto sforzo a livello globale le aziende ed organizzazioni scientifiche di ricerca stanno compiendo in queste ore per garantire vaccini validi a contrastare la propagazione del Covid-19. L’interdisciplinarietà, la cooperazione e la velocità di reazione sono alla base dei requisiti sistemici che le nuove tecnologie devono garantire per il progresso della ricerca scientifica. Mai come in questa era la nuova normalità si fonda sulla solidità delle tecnologie informatiche e sulla distribuzione anche capillare della disponibilità informativa grazie alla rete.

Nel settore Life Science, il gruppo Engineering ha da tempo consolidato metodiche, esperienze, e tecnologie verticali in grado di garantire il progresso e l’accelerazione che il mercato e il nuovo equilibrio socio-economico richiedono. Dai modelli di simulazione (Digital Twin) per la ricerca farmaceutica applicata ai test sui vaccini, alla verifica del grado di maturità dei processi digitali nella catena di produzione (Supply Chain) rispetto a modelli innovativi, dalla trasformazione digitale dei processi produttivi in ottica di automatizzazione all’analisi dei dati che consente di predire su base matematico-statistica eventi e azioni correttive dei processi con l’uso sempre più pervasivo della Artificial Intelligence, il gruppo Engineering è orientato sempre più all’innovazione e alla distribuzione della tecnologia in tutte le aree del settore specifico”.

Leggi tutti i contributi dello speciale Digital Health Summit

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