Ricorre ogni anno il Gartner IT Symposium/Xpo Emea, momento importante per approfondire lo stato di salute del mercato della tecnologia in Europa e per capire come il business delle aziende, grazie all’IT, cambierà nei prossimi anni. E, puntuali come sempre, arrivano le previsioni di Gartner sulle tecnologie che impatteranno il nostro futuro.
Le dodici tendenze che per i prossimi tre-cinque anni faranno da volàno al business impattano sulla capacità di innovare delle aziende. Dando oramai per scontato, anno dopo anno, che le scelte dovranno essere prese con il consenso congiunto di Ceo e Cio, che ormai vivono – soprattutto dopo la pandemia – una convivenza stretta nella stanza del business.
Dipendono uno dall’altro, entrambi artefici nel guidare la crescita. “I Ceo sanno che devono accelerare l’adozione del business digitale e sono alla ricerca di percorsi digitali diretti, per mantenere la connessione con i propri clienti – sottolinea David Groombridge , VP analyst, Gartner – ma nello stesso tempo hanno sempre un occhio attento ai rischi economici, vogliono essere efficienti, proteggere i margini e il fatturato”. E cosi le tecnologiche strategiche diventano parte della roadmap all’azienda, e cementano la relazione tra business e IT, non sempre facile in passato.
Premessa. Le dodici tendenze vanno lette in continuità con quanto il 2021 ci ha insegnato: il ruolo dei dati e la strategicità della loro conoscenza (analytics e AI), la necessità di snellire procedure e processi complessi (cloud, automazione, modernizzazione infrastrutturale e applicativa), la centralità della fiducia, un tema che non si lega solo alla tecnologia ma anche alle relazioni aziendali, a tal punto che instaurare un clima di fiducia fa parte della rodmap delle aziende di oggi.
Ecco le 12 tecnologie innovative da valutare. Guardiamole una ad una.
1 – Data Fabric, tecnologia che garantisce l’integrazione dei dati tra diverse piattaforme e utenti, rendendo i dati disponibili ovunque siano necessari, indipendentemente da dove risiedono, ben gestiti dagli analytics. Questa tecnologia potrebbe ridurre del 70% gli sforzi di data management portando beneficio all’azienda.
2 – Cybersecurity Mesh, architettura flessibile e componibile che integra servizi di sicurezza distribuiti, una vera rete di sicurezza che mette in protezione l’azienda e permette alle diverse soluzioni stand-alone di lavorare insieme per ottimizzare la sicurezza generale, fino agli end point. Garantisce un unico approccio alla sicurezza anche in termini di compliance alle normative e alle policy cloud e non cloud
3 – Privacy-Enhancing Computation o meglio la capacità di calcolo messa al servizio della privacy dei dati che può garantire il trattamento dei dati personali in sicurezza. Un aspetto sempre più critico legato alle leggi sulla tutela dei dati e delle persone e alle crescenti preoccupazioni dei consumatori sull’utilizzo inappropriato degli stessi. Le tecniche per estrarre il valore dai dati sono le più varie, nel rispetto dei requisiti di conformità.
4 – Cloud-Native Platform o piattaforme cloud native che proprio per essere nate in cloud consentono di essere elastiche, a tal punto da rispondere ai rapidi cambiamenti voluti da Cio e Ceo. Secondo Gartner, le piattaforme cloud native migliorano il tradizionale approccio lift-and-shift al cloud, che non sfrutta appieno i vantaggi del cloud e aggiunge complessità alla sua gestione.
5 – Composable Application, applicazioni modulari e componibili che semplificano il codice, e spingono al suo riuso, in modo da sviluppare in tempi brevi software enterprise che accelera il time to market dell’azienda.
6 – Decision Intelligence, l’uso di intelligenza decisionale che porta a migliorare il processi organizzativi. E una intelligenza pratica, che modella ogni decisione come un insieme di processi, utilizzando analytic per prendere le decisioni correte. L’intelligenza decisionale può supportare e migliorare il processo decisionale umano, rendendolo in parte anche automatizzato, grazie a AI, simulazioni, analytics.
7 – Hyperautomation, perché l’automazione permette in modo disciplinato di identificare, controllare e automatizzare rapidamente il maggior numero possibile di processi aziendali e IT. Consente la scalabilità, la gestione di operazioni da remoto e un cambiamento radicale del modello di business.
8 – AI Engineering, un approccio che automatizzando aggiornamenti di dati, modelli e applicazioni, semplifica la distribuzione dell’intelligenza artificiale, gestita con una forte governance. Permette di applicare l’AI al business in modo automatizzato.
9 – Distributed Enterprise, aziende distribuite che poggiano su un modello di business incentrato sul digitale, sul lavoro remoto per migliorare le esperienze dei dipendenti, su nuove relazione con partner e consumatori. Tale approccio porta a definire ambienti ibridi di lavoro e spazi virtuali per i clienti.
10 – Total Experience, perché sono le aziende che definiscono una strategia aziendale che punta a migliorare l’esperienza complessiva di dipendenti, clienti e utenti attraverso l’intreccio di più esperienze e relazioni (creando appunto una multi-esperienza) può accelerare la crescita. L’esperienza totale può aumentare la fiducia, la soddisfazione, la lealtà e la protezione di clienti e dipendenti.
11 – Autonomic Systems, sistemi autonomi gestiti da software che apprendono dai propri ambienti e modificano dinamicamente i propri algoritmi in tempo reale, per ottimizzare il proprio comportamento in ecosistemi complessi. I sistemi autonomi creano un insieme agile di funzionalità tecnologiche in grado di supportare nuovi requisiti e situazioni, ottimizzare le prestazioni e difendersi dagli attacchi senza l’intervento umano.
12 – Generative AI, una intelligenza che si autogenera, autoforma, che apprende dai dati e genera gemelli digitali simili all’originale ma con elementi differenziati che possono accelerare lo sviluppo in alcuni campi. Dalla medicina alla creazione di nuovi prodotti.
In ognuna delle dodici tendenze 2022 ci sono tecnologie che formano lo zoccolo duro dell’analisi dei dati, conosciute, ma serve prendere confidenza con questi nuovi trend, dove confidenza si declina anche in fiducia nelle tecnologie che intrecciano dati e processi in modo sicuro in ambienti ibridi (Engineering Trust), in scoperta del valore del cambiamento che permette di automatizzare processi e prendere decisioni più accurate e rapidamente (Sculpting Change) e in nuovo valore per l’azienda (Accelerating Growth).
Previsioni di spesa IT in Emea
Crescerà di conseguenza anche la spesa IT in Emea, secondo Gartner: la previsione è di un +4,7% nel 2022 per un valore di 1,3 trillioni di dollari, anche se la velocità di crescita il prossimo anni si ridurrà rispetto al 2021, dove si attende una crescita del 6,3% rispetto al 2020.
Ma, sottolineano gli analisti di Gartner, il cambiamento più grande in futuro sarà non quanto si spende in IT, ma come si spende, cosa l’IT finanzia. “L’IT sta passando dal supportare l’azienda all’essere l’azienda, il che significa che la spesa per la tecnologia si sposta da un costo a carico delle singole operation a un costo che pesa sulle entrate dell’intera azienda – precisa John Lovelock, VP della ricerca in Gartner -. I Cio devono svolgere per questo una azione di bilanciamento, tra far risparmiare denaro e far crescere i ricavi”.
Guardando ai numeri, la spesa per il cloud rappresenterà il 12,5% del totale degli investimenti IT delle aziende nel 2022 in Emea, con una crescita significativa sia della parte infrastrutturale (Iaas) sia della parte desktop as a service (Daas), ambiti che registreranno rispettivamente +32,3 e +31,1%. Dopo l’impennata a due cifre della spesa per dispositivi nel 2021 (spinta dal lavoro remoto in tempo di pandemia), l’acquisto di device dovrebbe rallentare nel 2022, con il segmento in crescita dello 0,7% anno su anno, pur rimanendo tablet, pc, notebook e smartphone fondamentali per la produttività aziendale in tempi di lavoro ibrido.
Sarà il software enterprise ad avere la crescita più alta trascinato dal cloud che si è dimostrato fin dall’inizio della pandemia lo strumento prediletto per costi, elasticità e flessibilità. “Ha permesso di scalare quando serviva e di ridurre gli investimenti quando in eccesso – precisa Lovelock – per questo i Cio utilizzano il cloud per assicurarsi velocità di reazione e dimostrare il valore dei loro investimenti in IT”. La tendenza citata prima tra le dodici – fare leva su cloud-native platform – dà evidenza a questo aspetto, offrendo all’IT la possibilità di dimostrare una agilità che non aveva in passato.
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