E’ l’incertezza la protagonista indiscussa dell’apertura del nuovo anno, vale pure per quanto riguarda Ces 2022, il Consumer Electronics Show di Las Vegas che, dopo l’edizione esclusivamente online nel 2021, si è svolto “anche” in presenza. A pochissimi giorni dal via, l’organizzazione che organizza la fiera (Consumer Technology Association) ha deciso di chiudere l’evento un giorno prima rispetto a quanto previsto (quindi il 7 gennaio, invece dell’8 gennaio), come ulteriore misura di sicurezza anche in relazione all’emergenza sanitaria in corso, mentre “fioccavano” le rinunce delle aziende a presenziare fisicamente all’evento.
Al 31 dicembre 2021 avevano rinunciato alla partecipazione piena, in presenza, circa 200 aziende su 2.200 espositori iscritti, nei giorni successivi hanno rinunciato altri importanti vendor e l’evento si è chiuso con circa 1/3 di aziende in meno (presenti fisicamente) rispetto a quelle iniziali previste e con circa 40mila partecipanti in loco, rispetto ai 180mila delle precedenti edizioni. Amazon, Meta, Google, Intel, ma anche Microsoft, Nvidia, Lenovo, Amd, Ibm, Panasonic e Msi tra gli assenti (in diverse forme, perché tante realtà hanno partecipato comunque con annunci, esposizioni e keynote virtuali) e nell’automotive nomi del calibro di Bmw, Volvo, Mercedes.
Tra i keynote di spicco di apertura, invece, ed in presenza, quello di Samsung che svela la vision “together for tomorrow”, con Jong-Hee Han, vice chairman, Ceo e head delle divisioni Device ed Experience dell’azienda, a sottolineare la volontà di “aprire un nuovo paradigma di “vicinanza” grazie a esperienze personalizzabili che riflettano le esigenze in evoluzione dei consumatori, con innovazioni che facciano la differenza nella società e per il pianeta”. Il tema della sostenibilità al centro quindi, con un incoraggiamento al cambiamento positivo e lo stimolo alla collaborazione nel rispondere ai problemi più urgenti del pianeta.
Samsung è impegnata in una serie di iniziative nel campo della sostenibilità, conta partnership significative e tecnologie personalizzabili e connesse. Casa connessa, smart things, display, tv e mobile gli ambiti degli annunci più battuti. L’impegno, per Samsung, si declina puntando sulla diminuzione dell’impatto in produzione. Non solo con la certificazione Carbon Trust sui prodotti della divisione semiconduttori ma anche, sugli imballaggi, sul ciclo vita dei prodotti, sull’incremento dell’utilizzo dei materiali riciclati anche sui dispositivi mobile e sugli elettrodomestici.
La tecnologia consumer al servizio del business
Quest’edizione di Ces 2022 evidenzia, in primis, la sempre maggiore integrazione delle tecnologie più di frontiera ed innovative non solo in ambito consumer ma su tutta la filiera industriale. Per esempio nell’automotive, nell’healthcare, per abilitare lo smart working, nella applicazioni IoT (Intel ha annunciato in proposito i processori di dodicesima generazione specifici per Internet of Things in ambito retail, manufacturing e healthcare) e per la realtà aumentata (nelle sue forme AR, VR, XR), sempre più vicina a soddisfare le esigenze industriali, in una sorta di contaminazione consumer/business che ha assottigliato in modo sensibile i confini tra le due sfere.
Un’edizione, quella di Ces 2022, in cui proprio sulla realtà “ibrida”, come trend (1), sembrano concentrarsi tanti annunci, con il metaverso protagonista, e la partecipazione di diverse realtà impegnate ad alimentarne la crescita, ma con soluzioni ancorate ad effettive applicazioni reali e di business, per esempio proposte da Nvidia, Hyundai, Accenture e Samsung. Mentre si attende la “fioritura” delle proposte di occhiali intelligenti per le applicazioni AR per i più svariati utilizzi e lo sviluppo dei relativi chip (su cui per esempio hanno annunciato una stretta collaborazione Qualcomm e Microsoft).
Distillando i diversi annunci, un altro evidente trend che emerge, strettamente correlato alla dimensione che caratterizza questo tempo, è proprio l’attenzione alle soluzioni per il lavoro ibrido (2). Di fatto, quelli presentati sono tutti prodotti progettati dopo l’inizio della pandemia con un’elevata attenzione nell’utilizzare i digital enabler, tra cui anche l’intelligenza artificiale, per migliorare non solo la produttività del lavoro da qualsiasi luogo, ma anche ogni tipo di esperienza multimediale virtuale.
A ruota lo sviluppo in crescita nell’ambito della robotica (3) con la proposta di robot, esoscheletri, protesi per i più diversi utilizzi anche in ambito industriale (e nell’automotive) e inevitabilmente l’health (4), con la proposta in ambito consumer di diversi dispositivi per il monitoraggio della salute delle persone, e l’introduzione di diversi form factor, non solo indossabili (per esempio gli anelli intelligenti), ma anche dispositivi integrati (per esempio come ausilio per gli ipovedenti), oppure ambientali (non da indossare) come le “lampadine intelligenti” per tracciare alcuni parametri biologici fondamentali (temperatura, battito cardiaco, sonno) delle persone.
A Ces 2022 protagonista infine l’automotive (5). L’auto elettrica e a guida autonoma del futuro spariglia le carte sul mercato. Se da una parte il problema dello shortage dei chip si è riflesso in modo significativo proprio sull’industria degli autoveicoli ed ha impattato la supply chain, prosegue a pieno ritmo lo sviluppo tecnologico che fa leva su 5G e robotica; arrivano le proposte da parte di nuovi piccoli brand in cerca di visibilità (per esempio il Suv elettrico di una piccola casa turca, la Togg), così come quelle di brand tecnologici che aggrediscono anche il mercato dell’automobile, come Sony, che dopo la sua prima “esperienza” due anni fa, presenta Vision-S 02 come prototipo di vettura a zero emissioni, basata sulla piattaforma EV e cloud, evoluta dal modello presentato nel 2020. Mentre Mercedes ha comunque utilizzato le vetrine del Ces per proporre Eqxx, automobile completamente elettrica con autonomia di percorrenza che supera i 1.000 chilometri.
Ces 2022, cambia lo sviluppo, il ruolo delle startup
A un livello ancora superiore di analisi, invece, Ces 2022 sembra offrire utili indicazioni per quanto riguarda i “modelli di sviluppo”. Da una parte si punta ad una sempre maggiore integrazione tra lo sviluppo hardware e quello software, preservando però l’indipendenza di esecuzione del software sulle diverse piattaforme. Si tratta quindi di riuscire a sfruttare tecnologie come il deep learning proprio per facilitare ed ottimizzare l’esecuzione del codice indipendentemente dagli ambienti. Dall’altra Ces 2022 evidenzia l’importanza di una tecnologia che sia effettivamente “trasformativa” di task e operazioni. Significa di fatto il passaggio da un utilizzo del digitale per “facilitare e velocizzare” determinati compiti ad un utilizzo invece in grado di cambiare le modalità di approccio ai problemi. Un punto su cui giocano un ruolo importante anche le startup.
Per l’Italia hanno partecipato a Ces 2022 ben 44 realtà, con proposte declinate in diversi ambiti tra cui cinque principali: città/casa connessa/intrattenimento (18 realtà); 5G e IoT (8 startup); AI e robotica (10), health (4), tecnologia e sport (4), etc. Tra queste, solo per riportare alcuni esempi, Domethics, ha presentato la progettazione e realizzazione di prodotti e servizi per l’Internet delle Cose (IoT), mentre, solo per fare alcuni esempi, Picosats ha portato la realizzazione di satelliti modulari di dimensioni ridotte ma in grado di offrire un esempio di come funzionano i pico-satelliti spaziali, mentre Mylime ha proposto una platform per generare digital twin di oggetti fisici. Ancora, Bionit Labs ha presentato una mano bionica completamente adattiva ed infine Proxima Robotics una proposta di navigazione autonoma basata sulla trasformazione dei veicoli in robot.
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