Il dato è considerato prezioso dalle aziende perché, correttamente utilizzato, consente di migliorare i risultati di business, individuare nicchie e nuovi modelli, ottimizzare i processi. Allo stesso tempo gli esperti parlano anche di “fatica e peso” dei dati. Perché la loro produzione, la conservazione delle informazioni ed il loro trattamento possono arrivare ad annullarne il valore, se il ciclo di vita e gestione non è virtuoso.
E’ il problema che si è posta Clauger. L’azienda francese, fondata nel 1971, opera nel manifatturiero ed in particolare nelle soluzioni per il freddo industriale ed il trattamento dell’aria di processo. Progetta, fabbrica, installa impianti ed inoltre offre servizi post vendita e di manutenzione delle proprie installazioni. Anche oggi il freddo resta il suo core business, e le applicazioni legate all’utilizzo del freddo hanno contribuito allo sviluppo di Clauger anche a livello internazionale. Oggi l’azienda è presente in oltre 90 Paesi, impiega circa 1.300 persone (erano 700 nel 2014, e soprattutto il numero di dipendenti è cresciuto di quasi il 50% solo negli ultimi due anni), con un fatturato di circa 250 milioni di euro realizzato per il 46% a livello internazionale e collaborando con oltre 3mila aziende, dai grandi gruppi alle Pmi.

Il contesto e la sfida

Proprio la crescita dell’attività ha determinato in azienda il bisogno di rivedere la gestione dei dati, preziosi per le operation, per il controllo sulla produzione, la gestione delle risorse umane e dei dipendenti, ed evidentemente di impatto sull’attività dell’azienda, soprattutto per quanto riguarda la produzione e la costruzione degli impianti in fabbrica.

Olivier Boute
Olivier Boute, responsabile IT Clauger

Specifica Olivier Boute, responsabile IT di Clauger: “Abbiamo anche la capacità di recuperare tutti i dati dai sensori di una fabbrica utilizzando un’applicazione, che ci permette di fornire ai nostri clienti informazioni preziose: il consumo energetico, la capacità di produzione o la capacità di analisi e questi dati sono visualizzati e accessibili al cliente sotto forma di dashboard”.

Una mole di informazioni importante, considerato che i dati di Clauger fino a due anni fa crescevano del 15%, ma nell’ultimo anno sono aumentati del 30% e le previsioni di crescita annuale per i prossimi tre anni sono attorno al 25%.

L’azienda, prima di affrontare il problema attuale di proliferazione e protezione dei dati, ha utilizzato tre soluzioni complementari per backup e ripristino: una soluzione Veeam per il backup della parte server virtualizzata con Vmware, Evault di Carbonite per il backup dei file ed Enterprise Vault di Veritas, per l’archiviazione dei file. Un approccio ideale per lo scopo specifico di protezione, ma che determinava la divisione dello storage in tre “parti” diverse con evidenti criticità da più punti di vista.

Il metodo e la soluzione 

Seguita dal partner Constellation, Clauger ha valutato quindi una decina di soluzioni per semplificare l’approccio, fino a scegliere Cohesity per la gestione completa dei dati. Con specifici obiettivi: rispondere ai problemi riscontrati negli ultimi anni e raggiungere obiettivi concreti come il risparmio di tempo nel backup, la garanzia di dati migliori e più sicuri, e una maggiore durata nella conservazione dei dati.

In particolare, Clauger ha affrontato il problema della data protection con Cohesity Dataprotect, già nel 2019. Poi ha proseguito nella fase di implementazione espandendo il ricorso alle soluzioni Cohesity anche alla protezione dei workload nel cloud, fino alla gestione completa dei dati su piattaforma Cohesity.

Per esempio, con Cohesity Smartfiles, l’azienda ha guadagnato la possibilità di trasferire i file sulla piattaforma lasciando al loro posto un semplicemente collegamento, così da non impattare sull’utilizzo finale per l’utente al quale il file rimane visibile e accessibile, come era abituato prima. Spiega Boute: “L’implementazione è stata molto semplice. Cohesity è stata in grado di offrirci una migrazione senza problemi, con una facile implementazione” ed il passaggio a Cohesity è stato completato in un mese.

I vantaggi

In primis, Clauger con l’introduzione di Dataprotect ha ridotto i costi, grazie anche al minor numero di fornitori, ha semplificato i processi e la gestione dei dati, semplificando l’accesso agli stessi. Con Smartfile, che ha consentito di introdurre innovazione – senza interruzioni operative – ha ottenuto un miglior servizio di ripristino dei dati. E la gestione dei dati, così indirizzata, ha consentito all’azienda di beneficiare di una maggiore data capacity, e di limitare le dimensioni dello storage primario. Dettaglia Boute: “Abbiamo razionalizzato la gestione dei dati su un’unica piattaforma Cohesity non solo per il backup e il ripristino, ma anche per file, objects e cloud, con un risparmio sul Tco di oltre il 25%. Con Cohesity abbiamo altresì guadagnato in velocità ed efficienza: per esempio, le ricerche di file che prima richiedevano fino a 30 minuti ora vengono eseguite istantaneamente ]…[“

Clauger registra inoltre il risparmio sui tempi di amministrazione/backup delle risorse (circa il 50%), su ricerca e convalida delle informazioni, e la velocità nella leggibilità degli stati di backup. Boute porta gli esempi: “In precedenza, dovevamo destreggiarci tra diverse soluzioni e potevamo impiegare dai 15 ai 30 minuti per recuperare un file”, ricorda Boute. “Ora il sistema indicizzato di Cohesity ci permette di effettuare una ricerca quasi istantanea (con una velocità maggiore del 98%, rispetto all’utilizzo delle soluzioni precedenti, quasi raddoppiata). Basta digitare il nome del file per trovare tutti quelli con lo stesso nome. È una comodità per i nostri clienti e anche per i dipendenti che utilizzano la soluzione”.

Visibilità, indicizzazione, sistema di deduplica e compressione, tra le altre evidenze che il management di Clauger vuole sottolineare. Insieme alla disponibilità di un’interfaccia Web based di facile utilizzo per tutti i dipendenti IT ed alla scalabilità (al bisogno di maggiore capacità, è possibile aggiungere facilmente altri nodi a un cluster esistente). Al crescere del business, infine, Cohesity ha permesso a Clauger di raddoppiare la capacità di archiviazione primaria e ha incoraggiato un maggiore utilizzo quotidiano del sistema di change management, con un conseguente miglioramento della qualità delle relazioni con i clienti.

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