“Nel 2019 abbiamo lanciato la strategia focalizzata a fornire tutto il nostro portfolio as a service attraverso Hpe Greenlake. Per i clienti che cercano sempre più di combinare l’esperienza del cloud moderno con il controllo, la governance, le prestazioni e la prevedibilità del cloud ibrido. La strada avviata ora è in espansione per una scelta sempre più estesa ad indirizzare cloud ibrido e privato”, così Antonio Neri, presidente e Ceo di Hpe, introduce in occasione di Hpe Discover 2023 gli annunci più importanti.
Hpe Greenlake, lo ricordiamo, è una piattaforma edge to cloud progettata per consentire la gestione ed il consumo delle risorse, il controllo dei costi e le verifiche di conformità in cloud, con l’inclusione di servizi dati cloud per container, apprendimento automatico, archiviazione, calcolo, protezione dei dati e networking, attraverso un unico portale di gestione (Greenlake Central).
Secondo una ‘prospettiva’ go to market si può anche definire come un vero e proprio modello di distribuzione delle risorse IT, basato sul consumo effettivo delle stesse, idoneo quindi per assecondare le esigenze di hybrid cloud, con la platform che comprende – oltre a risorse per dati e applicazioni – anche la proposta hardware, software e di servizi. In questa prospettiva è interessante l’integrazione di Opsramp per l’osservabilità e l’automazione nella gestione di asset e applicazioni in ambienti eterogenei, multivendor e multicloud, con l’obiettivo di fare leva proprio sull’automazione per la riduzione dei costi, in tutti gli ambienti cloud ibridi.

Hpe Discover, focus su private e hybrid cloud

Questa edizione di Hpe Discover, in particolare, sembra dedicare una specifica attenzione alle esigenze delle aziende che operano in ambienti cloud misti, sì, ma non disdegnano di mantenere alcuni specifici carichi di lavoro nel private cloud (Neri ricorda poi che “il 70% dei workload enterprise restano on-premise”)
Constellation Research
, in una recente ricerca che si basa sui contributi dei manager IT, ed è in linea con la ‘filosofia’ di Hpe Greenlake, rileva come le organizzazioni che sono passate a un modello di private cloud abbiano registrato un risparmio del 50% sui costi, un aumento delle prestazioni fino al 65% sui workload del private cloud e tempi di ciclo IT e di sviluppo due volte più veloci in ambienti ibridi. 

Antonio Neri sul palco di Hpe Discover 2023
Antonio Neri sul palco di Hpe Discover 2023

Hpe, già nel corso del 2022, circa un anno fa, con Greenlake for Private Cloud Enterprise, ha espanso il portfolio di risorse per il private cloud. Questa proposta vede aggiungersi il supporto per i container Red Hat Openshift Container Platform e ulteriori funzionalità ibride e multicloud per assicurarsi in modo automatico e self-service i workload con Amazon Web Services, Google Cloud Platform, Microsoft Azure e Vmware.

Ora la proposta Greenlake for Private Cloud Business Edition consente ai clienti di avviare macchine virtuali su cloud ibridi on demand e di autogestire il proprio private cloud dalle virtual machine all’infrastruttura con semplicità Aiops. I clienti possono archiviare, gestire e proteggere i dati su cloud on-premise, edge e pubblici, garantendosi al contempo la disponibilità e l’efficienza dei dati, sempre con la modalità self-service e pay as you go. I clienti che desiderano creare un’offerta di private cloud personalizzata possono guardare a Greenlake Flex che si basa su moduli standard per una maggiore velocità e semplicità nell’andare in produzione. 

Nell’ambito delle partnership già accese, Greenlake estende ulteriormente quella con Vmware sulla Cloud Foundation per cui Hpe fornisce ora moduli cloud preconfigurati e testati, ottimizzati per Vmware Cloud Foundation, oltre alle licenze software, all’installazione e ai servizi di gestione continua, tutti forniti su base “pay-per-use”. Così è possibile spostare risorse per soddisfare le diverse esigenze aziendali ed evitare l’over-provisioning, fornendo ai clienti risorse di cloud ibrido e self-service in esecuzione su un’infrastruttura Hpe completamente gestita. Inoltre, il portfolio ampliato ed esteso per il private cloud viene fornito prêt-à-porter anche nei data center Equinix.

Lo scenario della disponibilità di risorse Hpe SaaS e NaaS su Greenlake per il cloud ibrido ora vede rafforzarsi anche la partnership con Aws, per esempio con Hpe NonStop Development Environment come Amazon Machine Image (Ami) e l’offerta di Hpe Fraud Risk Management come SaaS sul marketplace Aws; anche l’offerta per il backup diventa più ricca. Hpe Greenlake for Backup and Recovery offre “retention” dei dati a lungo termine conveniente e protegge  dati e workload nei cloud ibridi, ora vale anche per i database on-premise e in cloud pubblico gestiti da Microsoft Sql Server e Amazon Relational Database Service (Amazon Rds).
In ambito NaaS, invece, segnaliamo semplicemente la disponibilità nel portfolio degli switching per data center delle serie Hpe Aruba Networking CX 8000, Hpe Aruba Networking 9000 e Hpe Aruba Networking 10000 disponibili a consumo. Si tratta di service pack che consentono ai partner di espandersi nel settore del networking dei data center e di abbinare servizi di progettazione e fornitura con un abbonamento mensile per un servizio NaaS. 

L’AI come servizio con Hpe Greenlake

La proposta di Hpe alle aziende relativa all’AI riguarda la possibilità di addestrare, mettere a punto e distribuire in autonomia strumenti di AI attraverso un servizio cloud per cui sono rese disponibili risorse di supercomputing multitenant on-demand – più nel dettaglio Hpe Greenlake per Llms sarà disponibile on-demand e funzionerà sui sistemi Hpe Cray XD, eliminando la necessità per i clienti di acquistare e gestire un proprio supercomputer. Si tratta di sistemi accessibili e alimentati quasi al 100% da energia rinnovabile. Hpe sfrutta poi la partnership attivata con la startup tedesca Aleph Alpha che, proprio utilizzando la proposta Greenlake Llms, ha elaborato modelli collaudati sul campo e pronti all’uso e permette di mettere a terra use case basati su elaborazione e analisi di testi e immagini. 

La proposta Hpe Greenlake Llms di AI cloud on-demand
La proposta Hpe Greenlake Llms di AI cloud on-demand

Per esempio, Hpe Greenlake per Llms includerà l’accesso a Luminous, che è proprio un modello linguistico pre-addestrato di Aleph Alpha, offerto in diverse lingue, tra cui inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo. Su questo Llm i clienti possono decidere di far girae i propri dati per addestrare e mettere a punto un modello personalizzato, ed ottenere insight in tempo reale basati sulle conoscenze specifiche dell’azienda.

Ceo e Founder Aleph Alpha
Jonas Andrulis, Ceo e founder Aleph Alpha

“Utilizzando i supercomputer e il software AI di Hpe – spiega Jonas Andrulis, fondatore e Ceo di Aleph Alphaabbiamo addestrato ]…[ Luminous, come modello linguistico di grandi dimensioni per organizzazioni che operano in settori critici come banche, ospedali e studi legali, da utilizzare come assistente digitale per accelerare il processo decisionale e risparmiare tempo e risorse”.

La tecnologia di Hpe Greenlake per Llms si basa su un’architettura AI-native progettata per eseguire un singolo carico di lavoro di training e simulazione AI su larga scala e alla massima capacità di calcolo. Per quanto riguarda i tempi: Hpe accetta già ora ordini riguardo a Hpe Greenlake per Llms e prevede una disponibilità aggiuntiva entro la fine del 2023, a partire dal Nord America, mentre in Europa bisognerà aspettare l’inizio del prossimo anno.

E’ possibile quindi eseguire carichi AI e Hpc sfruttando centinaia o addirittura migliaia di Cpu e di Gpu insieme, quindi creare modelli più accurati per accelerare la trasformazione dei Poc in progetti sul campo. Riprendiamo il pensiero di Antonio Neri sulla strategia: “Siamo a un punto di svolta, un mutamento generazionale nel mercato dell’AI ]…[. Un tempo appannaggio esclusivo dei laboratori governativi ben finanziati e dei giganti del cloud globale, vogliamo renderla accessibile a tutti, offrendo una gamma di applicazioni a partire da modelli linguistici di grandi dimensioni, che girano sui supercomputer collaudati e sostenibili di Hpe ]…[“.

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