Dopo un’intensa battaglia per il potere persa lo scorso maggio, Vivendi, azionista di maggioranza di Telecom Italia con il 24% delle azioni, torna ad attaccare il fondo Elliott per una gestione definita “disastrosa“, esprimendo al contempo preoccupazione per le performance negative del titolo azionario, e per le palesi difficoltà della governance attuale. Il gruppo francese ha emesso una nota particolarmente critica nei confronti della direzione strategica dell’azienda.

Titolo ai minimi storici, la nota di Vivendi

Le performance del titolo TIM in Borsa sono così evidenziate come “drammatiche”, con il prezzo per azione calato del 35% dal 4 maggio, raggiungendo il minimo degli ultimi cinque anni. Un risultato in netto contrasto con quanto dichiarato da Elliott in precedenza, che aveva promesso di raddoppiare il prezzo delle azioni di Telecom Italia nei prossimi due anni.
La nota di Vivendi evidenzia anche le manchevolezze della governance aziendale, a partire dalla diffusione di voci e speculazioni – come quelle che indicano “in uscita” l’attuale Ceo Amos Genish – “che non possono che rivelarsi dannose per il buon funzionamento ed i risultati di TIM”.

Voci e speculazioni su un Ceo contrastato

Le speculazioni intorno al futuro di Amos Gemish, 57enne ex capitano dell’esercito israeliano, sarebbero da imputare, secondo una fonte di Bloomberg che ha preferito rimanere anonima, alle scelte del Ceo di concentrarsi sulla crescita organica della società, in netta opposizione con il piano dell’hedge fund statunitense di vendere partecipazioni di Inwit, la compagnia di torri di TIM, e di realizzare uno spin-off completo della rete telefonica.

Amos Genish, Amministratore Delegato di TIM
Amos Genish, Amministratore Delegato di TIM

La risposta del management di TIM non si è fatta comunque aspettare: una successiva nota del Presidente di TIM, Fulvio Conti, esprime “profondo rammarico per le accuse assurde e inappropriate – che rigetta – rilasciate da Vivendi sull’operato dell’azienda”.

Elliott aveva già espresso in precedenza dubbi sulla direzione delle scelte aziendali, tuttavia il Ceo era stato confermato nella sua posizione durante l’assemblea generale per il rinnovo integrale del CdA del 4 maggio scorso, in cui il fondo ha ottenuto il controllo della società, così come era stato avvalorata la sua strategia di lungo periodo.
Mentre a giugno Amos Genish stesso aveva accusato davanti ai media alcuni membri del consiglio di interferire con la gestione corrente e di diffondere false congetture, con il rischio di mettere a repentaglio le capacità dell’azienda di realizzare i propri obiettivi. Dichiarazioni forti che non avevano comunque scoraggiato il Consiglio dall’appoggiare l’Amministratore Delegato.

Braccio di ferro Vivendi-Elliott: quale conclusione?

Nonostante le accuse e le preoccupazioni segnalate da Vivendi, il gruppo francese conclude la nota con cauto ottimismo: “Restiamo convinti dell’importante potenziale di sviluppo di TIM”, conclude la nota.
La strategia della tensione all’interno del CdA di TIM, tra note, voci e smentite, sembra però continuare, in un crescendo, per ora, a discapito degli azionisti.

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