Non solo industria o sanità: secondo “The Future of Print”, recente studio di Ricoh, il 73% delle aziende del settore Retail considera la stampa 3D come un’opportunità per venire incontro alle pressanti esigenze dei propri clienti.

David Mills, Ceo, Ricoh Europe
David Mills, Ceo, Ricoh Europe

Per il settore Retail diventa sempre più importante riuscire a realizzare per ogni singolo cliente il prodotto giusto, al momento giusto – afferma David Millls, Ceo di Ricoh Europe –. I retailer che operano con punti vendita fisici concorrono con il business digitale per offrire prodotti on demand e personalizzati in base alle preferenze del consumatore”.
Prosegue Mills: “Un numero sempre maggiore di negozi rischia di chiudere e, per evitarlo, i rivenditori principali stanno ricorrendo al 3D printing per migliorare l’esperienza clienti e fidelizzarli, anche ottimizzando i tempi delle consegne”.

Velocità e personalizzazione, sfida per i retailer

La ricerca, con un panel 3.150 rispondenti provenienti da 24 Paesi, Italia compresa, evidenzia come l’84% dei 791 retailer partecipanti richiedano una crescente rapidità nei tempi di consegna – Amazon Prime è ormai diventato il primo termine di paragone – mentre il 74% segnala un’aumentata richiesta di prodotti personalizzati. Proprio qui entra in scena l’Additive Manufacturing – o stampa 3D – che consente ad esempio di realizzare scarpe e modelli su richiesta, riducendo così le giacenze di magazzino.

La stampa 3D fonte di differenziazione

Per tenere il passo imposto dalla digitalizzazione, il 68% dei retailer intervistati ha in cantiere progetti legati alla stampa 3D nel corso dei prossimi due anni. Alla base di questa scelta, la velocizzazione dei processi produttivi (60%) e la ricerca di nuove opportunità di business (73%). 
Un quadro confermato anche dal 68% della totalità dei rispondenti, che vede nel paradigma 3D la vera fonte di differenziazione sul mercato rispetto ai propri concorrenti.

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“The Future of Print”, studio Ricoh

La produzione on-demand è il futuro?

In effetti, le tecnologie di Additive Manufacturing permettono di “colmare il divario tra oggetti fisici e digitali”, semplificando notevolmente i processi produttivi e distributivi. La produzione on demand viene facilitata proprio dal 3D printing, che potenzialmente consente di riprodurre prodotti da un modello in modo illimitato, così come la possibilità di rendere profittevole anche la realizzazione di piccoli lotti.
Inoltre, i  consumatori possono personalizzare articoli a un livello dettagliato, il che fornisce un’alternativa al tradizionale “comprare in base al modello di offerta”.

“Spesso si dice che la stampa abbia finito il suo tempo ma l’affermazione è tutt’altro che vera. La tecnologia rivoluziona il business”, Mills

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