Il Digital Health Summit 2018 ha coinvolto non solo aziende della domanda, esperti di settore e rappresentanti delle istituzioni, ma anche fornitori di tecnologie che hanno come mission quella di portare innovazione digitale in Sanità.  

Oltre 30 aziende Partner, nel corso della tre giorni milanese dedicata alla sanità digitale, hanno presentato la propria offerta rivolta alle aziende sanitarie, animando la Exhibition Area dell’evento e alternandosi sul palco durante le sessioni del convegno.

Engineering, Philips e Reply, i tre main sponsor dell’evento, si sono confrontati nel corso di una tavola rotonda sul ruolo dei fornitori e dell’offerta nel supportare la sostenibilità, l’efficienza e l’efficacia dei sistemi sanitari regionali.

Tra le evidenze emerse, quella di avere un’offerta che investe sempre più sul portare valore al paziente-cittadino. I temi su cui occorre investire come aziende dell’offerta sono deospedalizzazione, presa in carico dei pazienti cronici, accoglienza e Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali (PDTA).

A questo scopo, IoT, Analytics, Artificial Intelligence/Machine Learning, Augmented Reality e Blockchain sono le tecnologie che saranno in grado di abilitare l’Innovazione in Sanità nel prossimo futuro.

Tema di discussione caldo tra i fornitori anche quello dei dati sanitari, vero nodo strategico per un Sistema Sanitario integrato ed efficiente. Purtroppo, ad oggi manca ancora una politica del dato, che rimane chiuso in silos, senza poter essere sfruttato, fruito e riutilizzato dal sistema, incluse le aziende dell’offerta.

Su questi e altri temi, alcuni dei Partner del Digital Health Summit 2018 ci hanno raccontato la loro opinione, accanto a quella di Annamaria Di Ruscio, amministratore delegato di NetConsulting cube.

Guarda le singole videointerviste:

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