Ibm incontra l’ecosistema italiano dei partner durante l’Ibm Ecosystem Summit 2021, un evento phygital che riunisce oltre 400 persone tra i presenti negli Ibm Studios di Milano e quelle collegate in diretta streaming. Una ritorno parziale alla normalità di eventi in presenza che rispecchia il desiderio di ripartenza, in uno scenario economico confortante che riguarda l’andamento del settore in Italia. A partire dagli ultimi dati Istat relativi al secondo trimestre del 2021: si intravededono di fatto non solo una ripresa ma anche un decollo del mercato, come sottolinea Stefano Rebattoni, general manager, Ibm Italy, rifacendosi alla metafora del “volo”  utilizzata in tutto il corso dell’evento. Crescono l’export (+4% nel 1Q 2021, a livelli superiori allo stesso trimestre dell’anno precedente), e la propensione al consumo, con una fiducia paragonabile a quella del 2012. “Viviamo un paradosso che vede l’Italia passare da fanalino di coda a livello europeo in epoca pre-Covid a protagonista della ripartenza alla guida dell’eurozona. Oggi il nostro Paese ha finalmente credibilità, stabilità e un piano economico concreto grazie anche alle ingenti risorse del Pnrr”.

Stefano Rebattoni, general manager, Ibm Italy
Stefano Rebattoni, general manager di Ibm Italy

Ibm trasforma gli schemi di gioco

“Siamo nel posto giusto e nel settore giusto, con l’IT al centro – prosegue Rebattoni -; la trasformazione tecnologica a cui stiamo assistendo impatta tutti i settori d’industria, a cominciare dal nostro, con un cambiamento degli schemi di ruolo e con un’accelerazione verso l’open collaboration per agire in modo sinergico con i nostri partner e con i clienti sul mercato. Con queste priorità abbiamo tutti gli elementi per poter ripartire”.

Per contribuire al sistema-Paese, Ibm ha cambiato pelle in maniera importante negli ultimi 12 mesi, con una rifocalizzazione sulla tecnologia. “Oggi abbiamo una sola anima, quella tecnologica spiega Rebattoni – con l’ecosistema al centro perché supporti i clienti nel salto di qualità. In un momento di grande trasformazione, oggi come 40 anni fa quando presentammo il primo PC sul mercato, Ibm lancia una grande scommessa, rappresentata dalla quarta piattaforma, ovvero la piattaforma di hybrid cloud e AI, punti fermi sotto il profilo strategico”.

Lo spin-off di kyndryl ufficializzato in questi giorni rappresenta una milestone fondamentale all’interno del piano di trasformazione di Ibm, che dà vita a una realtà attrezzata nei servizi infrastrutturali tecnologici attraverso un processo di scissione dal gruppo. Questo, per poter favorire specializzazione e focalizzazione ognuno su un’area di responsabilità: Kyndryl su aree di servizi tecnologici infrastrutturali e Ibm sulla strategia dell’hybrid cloud e dell’artificial intelligence – aree in cui Ibm conta oggi oltre la metà dei propri ricavi -, sganciandosi da tutti gli altri ambiti non tecnologici.

Ibm annuncia anche una scelta di campo sull’approccio al mercato, trasferendo parti rilevanti del proprio mercato nella piena responsabilità del canale. “Gestiremo in modo diretto un numero finito di clienti ma su tutto il resto del mercato saranno i partner in autonomia a portare avanti questa strategia per rappresentare Ibm. Vogliamo stimolare il dialogo in questa direzione per rendere i partner capaci di guidare la cabina di pilotaggio, facendo anche leva sull’open collaboration come altra grande priorità”.

IBM - Strategia AI e Hybrid cloud
Stefano Rebattoni spiega la strategia di Ibm sull’Open Hybrid Cloud e AI 

R&D per gestire la complessità

Sul tema dell’open innovation interviene Fabrizio Saltalippi, director of Ibm Partner Ecosystem, Ibm Italy, sottolineando come le tecnologie unite alle competenze dei partner possano aiutare ad affrontare la complessità dell’ecosistema dei clienti a sostegno della produttività. Oggi Ibm è proiettata al futuro e ha cambiato strategia per rifocalizzarsi sulla tecnologia. Velocità, ricerca e sviluppo, innovazione e una finestra sul futuro sono gli elementi chiave per il mercato IT che Ibm affronta quotidianamente in un ambiente complesso dove la pandemia ha accelerato i processi di 3-5 anni. Dobbiamo creare un ecosistema intelligente nell’era dell’hybrid multi-cloud in grado di adattarsi alla trasformazione, incrementando le capacità di fare R&D per affrontare la complessità. Serve aprire un confronto sul valore aggiunto che la collaborazione, lo scambio di idee e il dialogo tra ricerca, metodologia e tecnologia possono offrire nel generare soluzioni innovative e competitive a vantaggio del cliente finale”.

Fabrizio Saltalippi, director of Ibm Partner Ecosystem di Ibm Italy
Fabrizio Saltalippi, director of Ibm Partner Ecosystem, Ibm Italy

What’s next in science 

“La ricerca è il motore della crescita organica di Ibm e la collaborazione è fondamentale per conoscere, ideare e progredire” racconta Alessandro CurioniIbm Fellow, vice president Europe and Africa and Director Ibm Research Zurich, spiegando come la ricerca si trasformi in innovazione. 

“Stiamo cercando di fare un’artificial intelligence pervasiva che entri in tutti i processi aziendali e di business per garantire vantaggi senza precedenti a tutto il settore e non solo. Questa una delle sfide più importanti per la nostra divisione”. Ibm conta oltre 3.000 ricercatori permanenti nell’ecosistema della ricerca: “Abbiamo dimostrato di essere un motore di innovazione e cambiamento per il gruppo – spiega -, riuscendo ad attirare persone che possono fare la differenza per la ricerca globale”.

L’obiettivo è dunque di continuare a predire il futuro inventandolo, concentrandosi su hibryd cloud, AI, cybersecurity e infrastrutture, con un impatto a tutti i livelli del sistema tecnologico di Ibm e toolkit che aiutino la modernizzazione delle applicazioni. Kyndryl va a sostenere la crescita di entrambe le società e apre al contempo a collaborazioni molto più estese. “Collaborazione che deve essere davvero open e aiutare non solo il data sharing ma anche il knowledge sharing”, dichiara Curioni.

L’hybrid cloud ha un valore immenso ma anche il quantum computing farà la differenza, in molti casi nei prossimi 5-10 anni e in alcuni casi anche nei prossimi 2 anni. 

Alessandro Curioni, Ibm Fellow, vice president Europe and Africa and Director Ibm Research Zurich
Alessandro Curioni, Ibm Fellow, vice president Europe and Africa and Director Ibm Research Zurich

“Attraverso la convergenza tra AI, cloud, hpc e quantum computing possiamo potenziare il metodo scientifico”. Ibm la chiama Accelerate Discovery e può aiutare a reagire in tempo per mitigare il riscaldamento climatico, creare un mondo più sostenibile, scoprire nuovi materiali con tempi ridotti da 10 a 1 anno e accelerare la risoluzione di problemi importanti per l’intera società.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: