I due anni di pandemia hanno portato al diffondersi di abitudini di consumo all’insegna della digitalizzazione e delle nuove tecnologie, tra cui il ricorso sempre più frequente all’e-commerce. Una rivoluzione del modo di fare acquisti, esplosa durante i vari lockdouwn, dalle ripercussioni immediate ma che impatta anche in modo duraturo sulla logistica. Se per acquistare online basta infatti un click, retail, distribuzione e consegne last mile, la catena che abilita il processo di consegna a domicilio, devono invece rimodularsi per adeguarsi alle richieste del mercato.

Un processo complesso, dove gli operatori del settore fanno i conti con utenti finali sempre più esigenti in termini di qualità e personalizzazione del servizio, e devono affrontare sfide logistiche importanti per rispondere da un lato all’aumento dei volumi di consegna, dall’altro alla richiesta di una distribuzione capillare e dislocata sul territorio.

Il tutto, in uno scenario economico globale in cui problemi di approvvigionamento, carenze di manodopera, difficoltà di collegamento delle catene di approvvigionamento generano interruzioni dell’offerta e alimentano pressioni sui prezzi.

A fronte di questa complessità, l’e-commerce dell’ultimo miglio rappresenta comunque un’opportunità di crescita per le aziende che vi operano, che grazie all’uso della telematica e al potenziale dei dati possono migliorare le performance delle flotte e rispondere in modo più puntuale alle nuove esigenze dei consumatori.

Come evidenzia l’andamento del mercato italiano degli ultimi due anni e come confermano i risultati della ricerca di Geotab che, tra settembre e ottobre 2021, indaga 150 aziende operative nel settore dell’e-commerce e della logistica in Italia con flotte da 5 a oltre 30 veicoli.

Logistica
Last mile, la catena che abilita il processo di consegna a domicilio

Logistica, mercato in crescita

Durante la pandemia la quasi totalità delle aziende italiane (93%) rileva un incremento delle consegne, a conferma che l’e-commerce è ormai uno dei canali preferiti per lo shopping del consumatore italiano. Per il 95% delle imprese l’incremento delle vendite online ha un generale impatto positivo sul business: in particolare, il 57% stima un aumento delle consegne tra il 20% e il 40%, mentre per il 35% la percentuale si attesta tra il 40% e il 60%.

Guardando al futuro del settore, circa 1 azienda su 3 pensa che l’e-commerce sia destinato a crescere ancora indistintamente in tutte le categorie merceologiche. In particolare, i settori dell’abbigliamento (38%) e del food (23%) sono ritenuti trainanti sul mercato nell’immediato futuro e per questo percepiti come più profittevoli (food al 40% e abbigliamento al 36%), anche grazie all’elevato numero di servizi e app per il delivery o la vendita online. Seguono i settori dell’elettronica di consumo (28%) e dei prodotti per la cura della persona (11%).

Le conseguenze delle nuove abitudini di consumo sono in primo luogo l’incremento dei volumi di vendita (per 4 aziende su 10), ma anche le tempistiche e le modalità di distribuzione degli ordini (18%) e il fatturato (15%). Queste nuove dinamiche si riflettono innanzitutto sull’organizzazione logistica, non solo perché diventa necessario raggiungere destinazioni più lontane (per il 21% degli intervistati), ma soprattutto perché le consegne si rivelano sempre più frammentate e distribuite sul territorio (70%). Inoltre, i consumatori si dimostrano sempre più esigenti; sono infatti sempre più comuni richieste specifiche in termini di orari, puntualità o consegna al piano.

Geotab_e-commerce e ultimo miglio_infografica
Fonte: Indagine realizzata da Eumetra per conto di Geotab – e-commerce e ultimo miglio

Telematica al servizio dell’ultimo miglio

L’indagine evidenzia dunque la crescente importanza dell’ultimo miglio per lo sviluppo del settore. L’evolversi della domanda da parte degli utenti richiede un rinnovamento tecnologico nell’approccio alla gestione della consegna finale. Standard sempre più stringenti, infatti, possono essere soddisfatti solo grazie a sistemi di consegne all’avanguardia, in grado di sfruttare tecnologie innovative per efficientare i processi di delivery. Con la crescita sostenuta dei pacchi da spedire, corrieri e rivenditori si organizzano con modalità di consegna automatizzate, come veicoli a guida autonoma, droni e robot di consegna. La telematica si dimostra così fondamentale nel contesto per migliorare le performance delle flotte e rispondere alle nuove esigenze dei consumatori. 

Questo percorso verso l’innovazione vede una presa di coscienza progressiva da parte delle aziende, evidenzia l’analisi. La digitalizzazione dei processi e l’accelerazione delle tempistiche sono infatti prioritarie rispettivamente per il 58% e il 43% degli intervistati, e il grado di implementazione di soluzioni specifiche, come la telematica, ha delle potenzialità di miglioramento. L’82% delle imprese riconosce che i software per la gestione della flotta siano utili ad aumentare l’efficienza del “last mile delivery”, sfruttando le tecnologie di data analytics e machine learning soprattutto per quanto riguarda l’ottimizzazione dei tempi (22%) e dei tragitti (13%), oltre alla possibilità di tenere sotto controllo la flotta (18%).

Per contro, solo 2 aziende su 3 dispongono di una soluzione di telematica per il fleet management. Apprezzata la generale capacità di migliorare le prestazioni della flotta, ma più nello specifico vengono riscontrati vantaggi concreti in termini di localizzazione dei mezzi sul territorio per scopi antifurto (43%), logistico-operativi (29%) e per l’efficientamento dei tragitti di consegna (31%). Meno esplorate le potenzialità di funzionalità come il controllo dello stato di salute dei mezzi (apprezzato dal 19% degli intervistati), l’assistenza al conducente in caso di incidente (14%) e il monitoraggio dello stile di guida (13%).

Si rivelano particolarmente strategici i sistemi di tracciamento per varie finalità: dal tracking live del mezzo alla possibilità di interagire direttamente con il conducente (entrambi richiesti dal 91% degli intervistati), fino ai servizi di firma digitale (89%) e alle notifiche push sullo stato della consegna (84%).

Fabio Saiu, director Geotab Italia e Leasing and Renting European director di Geotab
Fabio Saiu, director Geotab Italia e Leasing and Renting European director di Geotab

“In un contesto di business variegato come quello italiano, le flotte delle aziende che si occupano di consegne in ambito e-commerce hanno una dimensione media contenuta, pari a 18 veicoli. Questo, però, non deve limitare l’adozione di soluzioni di telematica: in un mondo sempre più dominato dalle smart city, infatti, poter sfruttare appieno il potenziale dei dati è la chiave per un utilizzo intelligente dei mezzi – spiega Fabio Saiu, director Geotab Italia e Leasing and Renting European director di Geotab -. La nostra ricerca evidenzia un atteggiamento ottimista verso una generale ripresa per il futuro: è pertanto il momento di investire nell’innovazione, per non perdere competitività e trarre il meglio da tutte le opportunità offerte anche dal modello dell’e-commerce”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: