L’analisi dei fattori che influenzano l’evoluzione delle organizzazioni è l’idea alla base della ricerca NextGen Organization, sviluppata da The European House – Ambrosetti e Workday con lo scopo di identificare e descrivere le leve tecnologiche di cui le aziende dispongono per guidare la propria trasformazione.
La ricerca individua e approfondisce i principali modelli organizzativi e la loro evoluzione abilitata dallo sviluppo delle tecnologie digitali innovative, dalla disponibilità di dati e dagli effetti della pandemia da Covid-19. Vengono quindi identificate le caratteristiche distintive dei nuovi modelli di sviluppo ed i vantaggi legati alla trasformazione organizzativa delle aziende abilitata dalle tecnologie digitali.

Il metodo della ricerca

Sotto la guida dell’advisor scientifico del lavoro di ricerca, la professoressa Barbara Imperatori – docente di Organizzazione aziendale e direttrice del master universitario interfacoltà in International Human Resource Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – Workday e The European House – Ambrosetti hanno articolato l’attività alla base dello studio in tre momenti principali.

Barbara Imperatori, docente di Organizzazione aziendale e direttrice del master universitario interfacoltà in International Human Resource Management dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Barbara Imperatori, docente di Organizzazione aziendale e direttrice del master universitario interfacoltà in International Human Resource Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

In primis il coinvolgimento di un gruppo selezionato di top executive di aziende di primo piano nello scenario nazionale (1), quindi un primo tavolo di lavoro focalizzato sui fattori che hanno in qualche modo influenzato l’evoluzione delle strutture organizzative e lo studio di quali siano oggi le caratteristiche chiave delle realtà di nuova generazione.
A questo è seguito un secondo tavolo con i rappresentanti delle aziende chiamati a confrontarsi su alcuni paradossi organizzativi, definiti “punti di frizione” – aspetti apparentemente controversi che devono essere ricomposti per garantire l’evoluzione dei modelli lavorativi –  e sul ruolo della tecnologia nell’evoluzione dei processi di gestione in ambito HR (2). In ultimo, sono state individuate alcune “call to action” che potrebbero consentire alle organizzazioni di allentare i paradossi organizzativi e fronteggiare le sfide legate alla definizione di nuovi modelli organizzativi (3).

Otto paradossi organizzativi
Otto paradossi organizzativi (fonte: The European House – Ambrosetti, 2022)

NextGen Organization, lo scenario

Tra i rilievi della ricerca, in primis, l’importanza della data economy in relazione alle opportunità che offre per lo sviluppo e la trasformazione dei modelli di business. Le aziende oggi si trovano a competere sia nei nuovi mercati digitali, sia in quelli più tradizionali, in un momento in cui bisogna puntare a recuperare produttività. Questo richiede di innalzare il livello di attenzione nei confronti di alcuni asset intangibili come la valorizzazione del lavoro, la corretta allocazione di competenze e talenti, la managerializzazione e la sensibilità su temi come quello della sostenibilità, tutti riconducibili alla sfera della gestione HR ed alla valorizzazione del capitale umano.

Correlazione asset intengibili e crescita Pil
Correlazione tra la crescita degli investimenti in asset intengibili e quella del Pil (fonte: elaborazione
The European House – Ambrosetti su dati Intan-Invest e Imf, 2022)

Sono le persone quindi e le risorse umane il comparto che, proprio in relazione all’emergenza, hanno acquisito una nuova centralità e di fatto hanno già ridefinito alcuni paradigmi ricorrendo al lavoro remoto e dando prova, sul campo, dei “vantaggi” sia per l’azienda sia per i dipendenti di una maggiore flessibilità della giornata lavorativa. Oggi è quindi richiesta una maggiore apertura, è importante riconoscere il valore del network e di modelli di piattaforma che consentano di intensificare gli scambi dati e aumentare le opportunità di sviluppare nuovi verticali di servizi e nuove esperienze di consumo.

Valore della Data Economy
Correlazione tra valore della Data Economy (in % del Pil) e produttività (valore aggiunto per lavoratore in migliaia di Euro), 2020. (fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Oecd, 2022)

Le caratteristiche delle organizzazioni NextGen 

Human centricity, Sustainable sensitivity e Data-Driven HR sono le tre caratteristiche chiave delle organizzazioni NextGen. Significa riportare la centralità sull’aspetto della relazione umana, su sostenibilità e sulle opportunità offerte dall’analisi dei dati per migliorare le capacità dei lavoratori e la produttività nel complesso.

Corrado Panzeri
Corrado Panzeri, partner e responsabile dell’Innovation & Technology Hub di The European House – Ambrosetti

Proprio valorizzando i dati, infatti, è possibile anche creare nuovi applicativi a supporto dell’evoluzione HR e della solidità dell’azienda, con i relativi guadagni sia nella possibilità di trattenere i talenti sia esternamente a livello di brand identity ed awareness.

Interviene così sul tema Corrado Panzeri, partner e responsabile dell’Innovation & Technology Hub di The European House – Ambrosetti: “Sempre più, in futuro, i top executive dovranno sfruttare le innovazioni tecnologiche, i dati e i nuovi driver di sostenibilità, sviluppando un maggior ingaggio e una maggiore vicinanza con le risorse umane, per elevare i tassi di retention dei talenti interni, per attrarre nuove risorse e per concretizzare nuovi modelli organizzativi”.

Evoluzione delle preferenze sulle modalità di lavoro di dipendenti
Evoluzione delle preferenze sulle modalità di lavoro di dipendenti di aziende globali private e pubbliche, pre-Covid vs. post-Covid (valore percentuale), 2021. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati da survey internazionali su evoluzione modalità di lavoro nel post-Covid, 2022

Non solo quindi “gestione“, ma “valorizzazione“, come atteggiamento chiave per attivare processi di attraction e di engagement per i quali la tecnologia gioca un ruolo chiave. “]…[ Non possiamo più esimerci di basarci sui dati, dobbiamo essere capaci di ridurre l’acceleration gap ]…[. Significa utilizzare tecnologie digitali innovative connesse per fornire un accesso pervasivo ai dati il ​​più aggiornato possibile e nel contesto del processo decisionale operativo quotidiano potendo anche agire su di essi – riprende Federico Francini, country manager, Workday, ItaliaLa gestione dei talenti basata sui dati significa abbandonare i vecchi metodi disgiunti a favore di un valore aggiunto che faccia sentire tutti inclusi e supportati sul posto di lavoro, assicurando che i giusti talenti ricoprano le giuste posizioni creando un blueprint per lo skill development dei dipendenti”.

Federico Francini, country manager di Workday
Federico Francini, country manager di Workday

Si tratta quindi di puntare su tecnologie e digitale per abilitare le nuove strategie, come anche per puntare allo sviluppo delle competenze ed alla valorizzazione dei nuovi modelli di lavoro, per questo, tra le azioni proposte: la definizione di nuovi modelli di coopetizione tra gli attori in aziende con l’assunzione di un ruolo centrale delle direzioni HR anche a livello di definizione delle strategie aziendali e lo studio di come valorizzare le persone con lo sviluppo di strategie di integrazione tecnologica estesa a tutta l’organizzazione.

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