In un mercato dell’e-commerce in ottima salute, il mondo del fashion è tra i settori che crescono di più. Oggi, milioni di consumatori si affidano all’online per acquistare abbigliamento e accessori, assecondando un trend che ha registrato una forte accelerazione durante la pandemia ma che non si arresta ancora. Anche perché il commercio elettronico ha portato lo shopping della moda ad un nuovo livello di customer experience, grazie a nuovi fattori in gioco, come l’ampliamento dei prodotti offerti dai negozi online, la diffusione delle spedizioni gratuite, l’ottimizzazione dei servizi di consegna e quelli di reso. Il tutto favorito anche da una migliore profilazione dei clienti che consente ai rivenditori di veicolare suggerimenti personalizzati in base alle preferenze dei consumatori. 

La gestione attraverso il marketplace è quindi un modello sempre più diffuso nelle vendite, che genera business per le imprese. Come testimonia l’esperienza di Giglio.com, tra i primi fashion store online italiani. Nato tradizionalmente con i negozi fisici – che si sviluppano tuttora e sono circa 200 –, Giglio ha conquistato il mercato globale anche attraverso la propria piattaforma web che oggi ospita circa 300 marchi tra i più in voga per donna, uomo e bambino, raggiungendo clienti in oltre 150 paesi.  

Il modello online di Giglio.com si concretizza grazie alla collaborazione con Google Cloud che ha supportato la migrazione dell’infrastruttura di Giglio al cloud e rende oggi possibile gestire la crescita dei volumi sulla piattaforma.

Giglio-boutique di palermo
Giglio – Boutique di Palermo

Giglio.com, percorso verso l’online

Come operatore del fashion globale e indipendente che punta all’eccellenza, Giglio nasce negli anni ‘60 a Palermo, quando il fondatore Michele Giglio decide di trasformare l’attività tessile di famiglia in una boutique di moda. L’azienda imprime da allora una svolta nel mondo del fashion e del luxury nell’intera isola e con una forte connotazione territoriale (la boutique del Mediterraneo è il suo claim) e qui, nel 1996, partono le prime attività online. Dal 2008, l’azienda cresce in modo consistente, lanciando nel 2014 la sua piattaforma di e-commerce Giglio.com con l’obiettivo di portare la moda italiana anche ai clienti residenti all’estero. Il business dell’online diventa sempre più consistente, con livelli di crescita a partire dal 2016 del 40% anno su anno, e anche il catalogo dei prodotti si triplica.

Ciò mette a dura prova l’infrastruttura dell’azienda, diventata troppo costosa e complessa da gestire in modo efficiente. Nel 2018, in particolare, l’aumento della domanda da parte dei clienti inizia a causare problemi di scalabilità nell’ambiente legacy on-premise. Problemi di scalabilità che si sommano al fatto che l’azienda non riesce più a tenere il passo con le nuove aspettative dei clienti, in cerca di servizi digitali sempre più innovativi e veloci. L’infrastruttura IT legacy di Giglio.com presenta anche delle sfide dal punto di vista dei dati, che gestiti in silos impediscono la collaborazione tra i vari reparti e ostacolano i processi decisionali.

E’ in questa fase e sulla base di queste criticità che Giglio.com decide di avviare una collaborazione con Google Cloud e con il partner Cloudmind per migrare la propria  infrastruttura al cloud. 

“Abbiamo realizzato che avremmo avuto bisogno di passare da un’unica architettura monolitica a una basata sui microservizi e che stava emergendo la necessità di migrare totalmente dall’on-premise al cloud – dichiara Marco Claudino, chief operating officer di Giglio.com -. Ci fidavamo del brand Google e degli investimenti dell’azienda in Google Cloud, quindi abbiamo deciso di affidarci totalmente a loro”.

Le nuove dotazioni Google

Nel proprio percorso di trasformazione digitale, Giglio.com sposa la mentalità DevOps e si concentra sempre più sull’implementazione di un approccio continuous integration e continuous delivery per alimentare sia i processi interni sia le piattaforme rivolte ai clienti. 

In passato, Giglio.com aveva già collaborato con Cloudmind per l’implementazione e la gestione di Google Workspace e Cloudmind aveva fornito alla società risorse di system integration e DevOps oltre che percorsi di formazione sulle soluzioni Google Cloud; supporto che prosegue tuttora.

Giglio.com decide infine di adottare anche Google Kubernetes Engine (Gke) come struttura portante della nuova infrastruttura di microservizi. Una scelta che garantisce oggi una scalabilità più efficiente e flessibile per ottimizzare la gestione della spesa IT. In aggiunta alla standardizzazione di Gke, i servizi di Compute Engine, Google Cloud Storage, Container Registry e App Engine completano l’infrastruttura cloud dell’azienda. 

Sulla gestione dei dati, Giglio.com ha scelto di collaborare con Cloudmind anche sull’implementazione e l’uso di BigQuery come warehouse centrale di informazioni provenienti da qualsiasi fonte. Con questa soluzione, Giglio.com può unire diverse sorgenti di dati per la creazione di modelli, la normalizzazione e l’autenticazione dei dati stessi. Grazie a questo nuovo approccio alla gestione e all’analisi dei dati, Giglio.com può estrarre gli insight necessari a lavorare più agevolmente con partner, fornitori e altri soggetti per gestire l’inventario, le vendite e il marketing.

“In passato, i team di vendita, DevOps e marketing non disponevano di modi semplici per condividere i dettagli sulle promozioni e gli sconti imminenti – spiega Claudino -. Grazie a migliori analisi e dati centralizzati, i team DevOps e gli altri possono ora lavorare in modo più coeso. Questo si traduce in una logistica più snella per tutta l’azienda, e conseguentemente in un’esperienza migliore per i clienti e in un aumento delle vendite”.

Giglio.com utilizza anche Google Cloud Marketplace per identificare altre tecnologie di terze parti che possano aumentare le sue funzionalità IT. Giglio.com sta anche sperimentando Vertex AI per un machine learning avanzato e inserendo soluzioni innovative, come Recommendation AI e Retail API per migliorare la customer experience online.

Francesco Sabatucci, chief marketing officer di Giglio
Francesco Sabatucci, chief marketing officer di Giglio

“In qualità di azienda e-commerce, disponiamo di una grande quantità di dati che si estendono dalla logistica dei prodotti, alle vendite, al marketing e ad altre aree – dichiara Francesco Sabatucci, chief marketing officer di Giglio.com –. L’introduzione di BigQuery ha rappresentato per noi un grande progresso su diversi livelli, in quanto ci ha permesso di passare da archivi data silos ad ambienti unificati per una maggiore coerenza. Inoltre, si integra facilmente con gli strumenti open source che siamo soliti utilizzare per le analisi più avanzate”. In questo processo, Cloudmind si rivela un consulente indispensabile, grazie alla sua conoscenza del mondo Google Cloud e alla capacità di fornire raccomandazioni utili non solo sui prodotti ma anche sulle modalità con cui ottenere il meglio da ogni soluzione.

I vantaggi del modello cloud 

Google Cloud ha supportato l’automatizzazione di diversi processi di integrazione e sviluppo di Giglio.com, migliorando le prestazioni della piattaforma. In questo percorso, Gke si dimostra la scelta giusta per l’azienda e rimane al centro dell’attuale strategia.

Il vantaggio di Gke si rivela particolarmente importante anche in considerazione della stagionalità dell’industria della moda italiana. In precedenza, durante i mesi in cui si registrava un alto traffico, come novembre, erano frequenti le interruzioni e i rallentamenti nell’infrastruttura. Oggi, i processi di configurazione semplificati e auto-scalabili garantiscono che la produttività dell’azienda non si interrompa e funzioni sempre in modo snello e coerente, indipendentemente dalle oscillazioni della domanda.

Le nuove dotazioni innovative consentono a Giglio.com di offrire servizi a un maggior numero di clienti in tutto il mondo e di espandersi: l’azienda opera oggi principalmente in Europa, ma intende sfruttare le soluzioni cloud per espandersi in Nord America e in Asia. In questa direzione, Google Cloud e le altre soluzioni di Google continueranno a far parte del percorso di sviluppo dell’azienda.

“Utilizziamo la tecnologia Google praticamente su tutto ciò che può offrire e gestiamo otto prodotti in totale, dal nostro e-commerce alla logistica, il servizio clienti, l’automatizzazione del marketing, la fatturazione e altro. Stiamo già servendoci di queste soluzioni o abbiamo in programma di farne uso, visto il miglioramento del business che abbiamo ottenuto grazie alle nuove app e servizi – afferma Sabatucci -. Da quando siamo passati ai microservizi e abbiamo iniziato la nostra digital transformation con Google, abbiamo triplicato il nostro fatturato senza incorrere in notevoli aumenti dei costi operativi“.

Antonio Petrullo, account executive di Google Cloud
Antonio Petrullo, account executive di Google Cloud

“In Giglio.com tutti questi miglioramenti IT consentono di sostenere le persone del suo ecosistema: i clienti, i giovani imprenditori della moda del Sud Italia e tutti gli altri potenziali talenti dotati di creatività che vivono qui e che cercano una strada per il successo”, commenta Antonio Petrullo, account executive di Google Cloud.

“Oggi una crescita annuale del 40%, non comporta automaticamente il 40% o più in investimenti tecnologici aggiuntivi. Al contrario, i costi della nostra infrastruttura IT restano stabili mentre il nostro business è in continuo sviluppo”, conclude Claudino.

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