Costruire un prodotto digitale che renda migliore la vita delle imprese e delle persone. E’ questo il semplice concetto a cui lavora Soldo, proponendo ai reparti amministrativi strumenti avanzati di pagamenti elettronici e di gestione e controllo delle spese. La fintech, che ha radici italiane e un legame strettissimo con il mercato inglese, sviluppa strategie evolute di gestione automatizzata delle spese in risposta a esigenze di mercato sempre più specifiche. Come raccontano Carlo D’Acunto, Ceo di Soldo Technology e Daniele Marino, Head of Product Development di Soldo.
Il fintech tra Roma e Londra
D’Acunto entra nel merito delle relazioni tra Roma e Londra: l’headquarter a Londra, la maggioranza delle risorse tecniche che contribuiscono allo sviluppo del prodotto e dei servizi a Roma. La ragione è anche “storica” – spiega – perché legata al suo percorso personale e a quello di Carlo Gualandri, Ceo di Soldo, che hanno lavorato fianco a fianco dagli anni ‘90 in diverse realtà.
“Quando Carlo mi ha proposto di seguirlo nel mondo del fintech con Soldo, ha stabilito che la parte tecnologica fosse sviluppata a Roma, affidandola alle mie competenze, mentre la parte di business l’avrebbe seguita personalmente da Londra”. La scelta di operare con un respiro più ampio, rivolgendosi ad un mercato europeo, è stata la sfida più grande, spiega D’Acunto: “Oggi possiamo dire di avere creato un ecosistema. Far crescere il polo tecnologico lì dove avevamo più relazioni, opportunità e capitale umano è stato naturale, perché in Italia i talenti e il sistema universitario sono tutt’altro che inferiori a quelli di altri paesi; in giro per il mondo si incontrano spesso italiani che da noi non hanno avuto l’opportunità. Noi abbiamo creato questa opportunità adottando però standard di qualità tecnologica internazionale. Ci riteniamo un’eccellenza e siamo nati con l’idea di confrontarci con le best practice a livello globale”.
La testa del business, ovvero le operazioni di marketing, finance e strategie di prodotto, risiede a Londra sotto la guida di Gualandri. “Abbiamo voluto creare anche lì un punto di riferimento per i connazionali che volessero far parte di un’idea imprenditoriale con dna italiano – prosegue D’Acunto -. Daniele Marino ne è una prova. La sua figura fa infatti da ponte tra l’anima business londinese e il polo tecnologico romano di Soldo, perché tutte le idee di business devono poi tradursi in un prodotto”.
Soldo, la filosofia di prodotto
Proprio sul fronte del prodotto, Marino spiega la filosofia alla base dell’offerta Soldo. “Spostare denaro è l’elemento sottostante a qualsiasi attività economica – esordisce –. Il nostro compito in questo contesto è di trovare tutti i casi d’uso in cui le aziende soffrono ancora nella gestione dei loro soldi. Cerchiamo di capire dove è possibile eliminare complessità e inefficienza. Perché molto spesso il circolante del denaro è così intrinseco all’interno dei processi di business che la sua gestione non favorisce il lavoro delle persone, le defocalizza dal loro core business. Lo stesso vale per i processi interni, necessari, come la contabilità, per i quali stiamo studiando soluzioni che riescano a semplificare i processi e a rimuovere i colli di bottiglia”.
La mission di Soldo è quindi fornire una soluzione ad ogni soggetto di business, creando strumenti digitali che rendano le aziende più efficienti e competitive, non solo dal punto di vista del business, ma anche dei processi interni. “Perseguiamo questo obiettivo guardando a tre interlocutori – spiega Marino –: l’azienda, misurando l’efficienza effettiva dei processi; i team che gestiscono il denaro, cercando di semplificare l’intero apparato; il dipendente che, grazie all’uso di strumenti di pagamento agili, può essere maggiormente focalizzato sul proprio lavoro”.
“La tecnologia deve aiutare le persone e non creare ostacoli – concorda D’Acunto -. Se è vero che nel 99% delle aziende per fare business bisogna spendere denaro prima di incassarlo, questo flusso di spesa, normalmente time consuming, va gestito. Soldo vuole favorire la gestione delle spese a tutti i livelli aziendali. Può essere il dipendente che va in trasferta e deve comprare un biglietto aereo, oppure il Cfo che deve redigere un bilancio. Il nostro portfolio tende a sintetizzare tutto ciò che la tecnologia mette a disposizione per fornire un servizio che semplifichi al massimo i processi”.
Puntando in questa direzione, anche integrare servizi di terzi per realizzare un prodotto migliore fa parte della strategia. “Viviamo in un mondo tecnologico altamente interconnesso, con servizi legati alle Api e sempre più cloud-based, e ciò consente di non dover reinventare nulla – sottolinea D’Acunto -. Ecco perché una parte importante della nostra filosofia punta all’integrazione di servizi già disponibili sul mercato. Servizi che possono essere ancillari a ciò che facciamo, in modo tale che la nostra soluzione non sia l’unica fornita ma un prodotto integrato con tutto quello che ha senso per il cliente. Vogliamo far parlare tutti i sistemi, supportare con il nostro prodotto la gran parte dei processi di un’azienda che prevedono l’autorizzazione di una spesa e la rendicontazione, consentendo all’azienda stessa di mappare tutta la propria organizzazione dentro Soldo“.
La roadmap e le nuove strategie
Soldo è un’azienda fintech con un lato tecnologico e un lato collegato al mondo dei servizi finanziari che fa leva su tutte le innovazioni del mondo dei pagamenti, come la virtualizzazione. “Le nostre carte sono compatibili con Apple Pay e Google Pay – specifica D’Acunto –; se un’azienda sottoscrive Soldo e fornisce una carta ai propri dipendenti, anche prima che la carta fisica arrivi al dipendente questo riceve una card virtuale corrispondente, che può inserire nel proprio wallet per effettuare i pagamenti via telefono”.
Oggi la vision di Soldo è di completare il proprio prodotto inserendo tutti i servizi finanziari disponibili. “Siamo fornitori di carte Mastercard, abbiamo sviluppato l’integrazione con il circuito Sepa per i bonifici europei, abbiamo fatto l’analogo con il circuito Faster Payments in UK. Nella nostra roadmap è prevista a breve anche la possibilità di fare bonifici in uscita, anche in relazione al rimborso dei dipendenti, una pratica quasi mai adottata dalle aziende che sono solite mettere il rimborso in busta paga a fine mese. Noi vorremmo gestirlo prima”.
“Questo caso d’uso è un importante corollario al nostro prodotto – sottolinea Marino -, ma ancora più importante per noi è porre fine ai rimborsi spese, proprio perché se in azienda tutti riuscissero a pagare attraverso una carta, non ci sarebbe più per il dipendente l’inconveniente di anticipare spese di tasca propria”.
Nella roadmap sviluppata fin qui, Soldo ha costruito tutti i pezzi fondamentali dell’esperienza del pagamento dell’utente. Oggi si punta a consolidare i vari aspetti, soprattutto a fronte della forte accelerazione del mondo digitale negli ultimi anni, spiega Marino: “Se inizialmente ci eravamo concentrati molto sulle spese dei dipendenti in trasferta, durante gli anni del Covid abbiamo immediatamente realizzato come le spese aziendali avrebbero avuto un impatto molto forte all’interno della vita delle aziende stesse, che hanno continuato a spendere ma in modo diverso, in particolare su piattaforme digitali, come Microsoft Teams e Zoom, con le conference call legate allo smart working. Tutto ciò ha portato a un ulteriore spostamento del mondo dei pagamenti verso il digitale rafforzando il nostro percorso di esperienza dell’utente. In quel periodo abbiamo anche sviluppato attività con la PA, per esempio fornendo una soluzione per distribuire i fondi per i cittadini bisognosi in oltre 50 Comuni, tra cui Milano e Bergamo; e in Inghilterra, siamo tra i fornitori ufficiali dei Crown Commercial Services con cui partecipiamo a gare per collaborare con la PA”.
Proseguendo in modo sinergico verso una roadmap futura, “il nostro obiettivo è quello di considerare man mano ciascuna linea di business aziendale e di inserirla in un processo guidato e automatizzato”, afferma D’Acunto. Nelle strategie, anche la volontà di dare un contributo in termini di sostenibilità, sia come recupero di efficienza sia di tempo. “Abbiamo un piano in azienda per diventare noi stessi il più possibile ecosostenibili, ma è la stessa filosofia di Soldo che nasce per eliminare gli sprechi di tempo e di stampa dei documenti. Molte attività che fino ad oggi in un’azienda venivano eseguite manualmente, con Soldo vengono automatizzate; tutto avviene in modo digitale con un recupero di efficienza, motore della nostra strategia” conclude D’Acunto.
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