La capacità di gestire i dati è oramai uno degli ambiti in cui le principali industry investono per essere in grado di sfruttare ogni indicazione che il dato “conserva”. Machine Learning, Analytics, Cloud sono le tecnologie che gestiscono il nuovo “petrolio” di questi anni come dimostrano le aziende che hanno saputo capitalizzare a livello di borsa la loro capacità di gestire i dati, vedi Amazon, Facebook, Google.

E’ il punto di partenza di una chiacchierata con Michele Guglielmo, Regional Sales Manager Mediterranean di Cloudera (software house di Palo Alto nata nel 2008 che propone una piattaforma per apprendimento automatico, analisi avanzate e data management ottimizzata per il cloud) che dal suo osservatorio vede le aziende italiane “ricettive” sulla tecnologie di gestione dei dati per tradurre la comprensione del dato in nuovo business. Con una attenzione crescente verso il cloud in questo ultimo anno.

Michele Guglielmo, Regional Sales Director di Cloudera
Michele Guglielmo, Regional Sales Director di Cloudera

“I verticali in cui lavoriamo, anche in Italia, sono essenzialmente Finance, Energy e Telco – precisa Gugliemo – mentre stiamo muovendo i primi passi nel mondo Retail e Sanità. Sono tutti ambienti in cui c’è attenzione crescente verso il data management”.
L’azienda aperta in Italia nel 2015 oggi conta una struttura di 12 persone. “Il business nell’area mediterranea è cresciuto nell’ultimo anno del 40% accreditandola come la regione più performante di tutta l’Europa. Se guardo l’Italia, con una nota di orgoglio, il business è assimilabile a quello UK”.

L’approccio della azienda spinge le tre tecnologie Machine Learning, Analytics e Cloud (MAC), sui tre vertical (Finance, Energy e Telco) direttamente su una ventina di clienti che poi possono essere gestiti, non necessariamente da Cloudera, ma da partner. Ad oggi il canale è sotto la responsabilità di Christian Violi, Channel Sales Director per il mediterraneo, che ricerca realtà con forte capacità di delivery ma anche profili di professional service per proporre servizi gestiti.

Far tesoro del vecchio

La strategia di prodotto ruota attorno alle tecnologie MAC: “In ambito Machine Learning oggi lavoriamo nel mondo IoT per accelerare i processi degli aziende clienti, come abbiamo fatto in Octo Telematica; in ambito Analytcs spingiamo su nuovi algoritmi in grado di creare un ponte tra il nuovo mondo e il patrimonio aziendale, spesso custodito in ambienti legacy o mainframe, da gestire oggi in tempo reale per migliorare l’ambiente del datawarehouse e contare su una fonte di dati da mettere a fattore comune. Il nuovo non può dimenticare il vecchio – scherza Guglielmo – ma serve che le aziende adottino un processo per svecchiare il datawarehouse classico, abbattendo i costi e creando una struttura parallela che concorra a ottimizzare il mondo legacy. In ambito Cloud la nostra strategia è quella di far convivere applicazioni on premises con applicaizioni su cloud diversi, da AWS a Azure. Nel 2018 la spinta sul cloud sarà per noi decisiva”.

Ma non mancano le criticità nelle aziende. Dal punto di vista degli Analytcs la difficoltà sta nel fatto che i data scientist delle aziende dovrebbero lavorare per creare nuovi insight sui cui fare business, non spendere tempo per preparare il dato. “Oggi  l’80% del loro tempo è dedicato alla preparazione del dato come mostra uno studio condotto dall’Università di Harvard, per cui i data scientist devono essere aiutati in modo che la parte di data processing sia più veloce, svincolata dal loro apporto – precisa Guglielmo -. In quest’ottica abbiamo anche acquisito Fast Forward Labs, un’azienda americana che si occupa di consulenza ad alto livello relativa all’algoritmica e alla disponibilità di nuove soluzioni di analytics per le aziende, per fornire ai clienti informazioni pre elaborate”.

Dal punto di vista Cloud la criticità sta nel sapere gestire in un mondo multicloud ibrido (Azure e AWS)  modalità di fruizione diversa dei dati da parte delle aziende, on premise e in cloud. “Attraverso la nostra piattaforma Altus, abilitiamo identica gestione e esperienza da parte dell’utente sia in cloud sia on premises, in modo tale che l’utente abbia il vantaggio competitivo di poter utilizzare il cloud solo quando gli serve”.
E’ di questi giorni l’annuncio che la soluzione Cloudera Altus ha vinto il Cloud Awards 2017-18, un premio che le riconosce il fatto di essere la prima piattaforma semplice multicloud e multifunzione per l’analisi dei dati, disponibile sia per AWS sia per Azure.

Ci definiamo una software house che ha come obiettivo vendere non un oggetto ma la potenzialità di quell’oggetto. Spesso le aziende non sanno bene cosa hanno in casa, serve loro consulenza e proprio in questa direzione sono state fatte le recenti acquisizioni” conclude Guglielmo. Ad oggi l’80% del fatturato di Cloudera è fatto da sottoscrizioni annuali di licenze software e il 20% da servizi professionali. Nel 2018 obbiettivi sono nuove assunzioni e un approccio più tattico con il mondo della Pubblica Amministrazione, con una maggiore proposizione dell’offerta cloud e servizi correlati.

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