Il 2020, anche per le criticità legate all’emergenza sanitaria, ha messo in luce come  l’efficienza infrastrutturale delle utility e delle aziende che producono e forniscono energia sia fondamentale, ma anche quanto il problema dell’invecchiamento delle infrastrutture sia critico.
Gli investimenti tecnologici, in particolare gli investimenti in tecnologie di monitoraggio dei processi, sono funzionali a individuare efficienze ed inefficienze nella manutenzione di tali risorse, per fare in modo di ottimizzare investimenti operativi e investimenti di capitale in allineamento con gli obiettivi strategici e operativi. Ne parliamo con Davide Camusso, Senior Account Executive Software AG Italia.

In questo contesto il digitale può offrire una serie di strumenti importanti per indirizzare i problemi, quali?

Covid-19 ha sicuramente messo a dura prova il settore energetico ed ancora di più le aziende che in questi mesi hanno dovuto fornire ossigeno ed altri gas agli ospedali ed alle strutture coinvolte nell’emergenza.
La digitalizzazione è stata fondamentale e lo si è visto nel modo in cui le aziende che già l’hanno adottata abbiano risposto all’emergenza: meglio, in modo più efficiente e quindi con meno stress e più reattività. Software AG è stata in prima linea perché ha tra i suoi clienti italiani aziende che hanno rifornito gli ospedali ed i presidi sanitari. La nostra  piattaforma Cumulocity IoT li ha aiutati a monitorare in tempo reale non solo lo stato dei serbatoi di stoccaggio ma anche la logistica distributiva per garantire i rifornimenti in tempi tempestivi e solo quando realmente necessario per ottimizzare le risorse ed evitare perdite di tempo.

Per quanto riguarda lo scenario italiano è sufficientemente alta la soglia di attenzione su questi temi? Cosa stanno facendo in concreto le aziende?

La soglia di attenzione è sicuramente alta. L’emergenza ha messo in evidenza i punti deboli del sistema ed ha spinto le aziende a dotarsi di infrastrutture e sistemi adeguati o quantomeno a porsi il problema di come attuare la digitalizzazione per migliorarle.

Davide Camusso, Software AG
Davide Camusso, Software AG

Le aziende del settore energetico per loro natura e business hanno già da tempo potenti infrastrutture “connesse e monitorate” ma spesso sono datate e non integrate tra loro.

Molte stanno sposando il paradigma del cloud per rendere efficienti le infrastrutture, averle sempre aggiornate ed alleggerire il carico sulle operation interne. E’ qui che diventa fondamentale la “governance”, non è facile governare un’infrastruttura ibrida (on-prem, su cloud privato e su cloud pubblico), non solo da un punto di vista tecnico ma anche di costi.

Le aziende del comparto sono chiamate a muoversi su questo particolare aspetto della trasformazione digitale così vicino a realtà “fisiche complesse” (impianti, forza lavoro sul campo etc.). Si tratta di progetti indubbiamente articolati, e per questo spaventano. Possono essere indirizzati in modo semplice? Qual è l’approccio da seguire?

I manager delle aziende energetiche italiane sono tra i migliori al mondo e lo dimostra la nostra capacità di competere in un mondo di colossi energetici.
Non sta a me quindi dare consigli su quale sia l’approccio migliore, anche perché ogni azienda ha la sua peculiarità; quello che però posso dire è quanto sempre di più i processi, la governance e l’integrazione siano fondamentali.
Senza processi e senza governance i progetti sono destinati al fallimento, senza integrazione non posso sfruttare al meglio le informazioni che ho in azienda, magari relegate nei vari silos applicativi.
Software AG può aiutare le aziende fornendo l’esperienza ed i business case che abbiamo maturato in tanti anni nel campo del “continuous improvement dei processi” e del “governo” del parco applicativo, tecnologico e di infrastruttura. Parliamo di Business Process Analysis e di IT Porfolio management atti a tenere sotto controllo i costi ed ad attuare strategie di lungo periodo.

5G e IoT possono rappresentare un binomio vincente, sono possibili degli esempi di progetti concreti abilitati da queste due tecnologie?

Il 5G è il fattore che farà esplodere l’IoT, renderà possibile la connessione in tempo reale di dispositivi e sensori sempre più potenti. Il dato è il vero “oro” dell’era digitale, quanti più dati riesco a raccogliere e a gestire nel minor tempo possibile tanto più potrò essere competitivo. Posso citare un esempio, che esula dal mercato energy ma che rende bene l’idea. Tra i clienti della nostra piattaforma Cumulocity IoT vi è una nota azienda nel campo dei servizi assicurativi a valore aggiunto.
Già ora raccolgono in tempo reale dati da 6 milioni di veicoli con una frequenza altissima. Grazie a particolari algoritmi sono in grado di capire, non solo lo stile di guida, ma anche se l’auto ha soltanto frenato bruscamente o se ha avuto un sinistro e comunicarlo in tempo reale ai centri di assistenza. Questo può fare la differenza nel salvare le vite.

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