Il percorso di trasformazione del Gruppo Tim avviato nel 2022 trova continuità nel Piano Industriale 2023-2025 approvato questa settimana all’unanimità dal consiglio di amministrazione del Gruppo Tim e presentato dall’amministratore delegato Pietro Labriola. Una nota dell’azienda aveva evidenziato nelle scorse settimane come fosse necessario per il Gruppo “intraprendere un percorso di trasformazione delle offerte e dei servizi alle persone e alle famiglie e sviluppare i servizi alle imprese nell’ambito del cloud, IoT, cybersecurity, facendo leva sulle competenze e sul diffuso patrimonio tecnologico del Gruppo, oltre che sullo stretto controllo dei costi e dei risultati operativi”. Sottolineando l’importanza di assicurare all’infrastruttura di rete una prospettiva industriale di crescita, stabile e duratura nell’interesse di tutti gli stakeholder.

Pietro Labriola AD gruppo Tim
Pietro Labriola, AD, Gruppo Tim

Oggi il nuovo Piano, nel rispondere a questa strategia, si pone in continuità con il progetto presentato al Capital Market Day nel 2022, nonostante il contesto macroeconomico sia mutato rispetto allo scorso anno, sia livello italiano (anche con l’insediamento del nuovo governo) sia internazionale. La conferma del percorso si deve anche ai risultati raggiunti dal Gruppo nel 2022, migliori rispetto alle stime degli analisti (il debito si sarebbe ridotto a circa 20 miliardi di euro, Ndr.). “Oggi Tim è più credibile di un anno fa e il mercato inizia a credere nella nostra azienda – afferma Labriola, ribadendo in un post su Linkedin del 15 febbraio -. I risultati del 2022 di Tim sono migliori delle attese e per la prima volta in sei anni torniamo a crescere anche in Italia. Abbiamo raggiunto una tappa importante del viaggio che abbiamo intrapreso con coraggio e determinazione, ma la strada è ancora lunga. Ora dobbiamo definire un nuovo set di regole che sostenga questo settore, perché a sua volta possa sostenere la crescita dell’economia dell’Italia. Sono fiducioso che sia la volta buona, l’attenzione ai temi che stiamo portando è sempre più alta. C’è bisogno dell’impegno di tutti, istituzioni, autorità e player di settore, andiamo avanti insieme”.

Tim, le linee strategiche

I punti del nuovo Piano prevedono il mantenendo dell’attuale modello organizzativo e di business, e stimano un ritorno alla crescita del business domestico a partire dal 2023, dopo sei anni difficili.

Confermate le quattro linee strategiche con investimenti su tutte le divisioni.
Tim Consumer porterà avanti una strategia per offrire servizi a valore (strategia di posizionamento premium Value vs. Volume) per differenziarsi rispetto ai concorrenti, con politiche di ridefinizione dei prezzi proposte alla base clienti con l’introduzione di meccanismi di adeguamento all’inflazione.
Tim Enterprise, grazie a un’accresciuta standardizzazione e industrializzazione delle offerte e al consolidamento di una proposta in bundle per la pubblica amministrazione, crescerà nel biennio 2023-2025 a un tasso superiore rispetto mercato di riferimento (con un Cagr dei ricavi pari al 6%)
Tim Brazil, grazie anche all’integrazione degli asset di Oi Móvel (che porteranno a un valore aggiunto tra i 3 e 3,6 miliardi di euro) attuerà una maggiore focalizzazione sulla strategia a valore.
NetCo spingerà la migrazione delle linee telefoniche su tecnologia Ftth e un ambizioso piano di copertura delle reti fissa e mobile. L’obiettivo è portare entro il 2025 il 48% della abitazione del paese in Ftth. Lato mobile, la priorità è di espandere la copertura in 5G, per raggiungere il 90% della popolazione entro il 2025.

Il Piano conferma anche l’impegno Esg del Gruppo definendo una roadmap per tutte le aree di business e per tutte le operation con l’obiettivo di migliorare l’impatto a livello ambientale e sociale del Gruppo Tim e portare risultati in termini di business. La strategia prevede ricerca di efficienza, utilizzo dell’economia circolare nei processi, acquisti innovativi e sostenibili, fornitura di nuovi servizi per la PA e le imprese in ottica di transizione digitale.

Snodi finanziari

Forniti anche i target finanziari per il triennio 2023-2025 che prevedono i servizi in leggera crescita (low single digit nel 2023, inferiore al 5% nel periodo) con il business domestico stabile, mentre a partire dal 2023 si registrerà un business in crescita più spedita in Brasile (high single digit, oltre il 5%). L’Ebitda organico di gruppo crescerà del 5% nel triennio (mid single digit), con un business domestico stabile o di poco in crescita, mentre in Brasile si prevede un +10% (low double digit).

Previsti investimenti per circa 4 miliardi di euro nel 2023 nell’arco del triennio e, a livello domestico, 3,1 miliardi di euro di investimenti annui.

Il dibattito sul futuro del Gruppo non si ferma certo con la presentazione del piano di questi giorni. La prossima settima, il 24 febbraio, il consiglio di amministrazione si riunirà per decidere l’offerta non vincolante presentata da Kkr per la partecipazione nella NetCo. La linea ribadita più volte da Labriola è “non vendere a qualsiasi costo, ma puntare a valorizzazione l’azienda”. 

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