Un settore vivace, dunque, come conferma la numerosa presenza di imprese (oltre 2.000) al Mecspe 2023, la fiera internazionale di riferimento per l’industria manifatturiera organizzata da Senaf e appena conclusasi presso BolognaFiere. Un luogo dove le aziende si ritrovano ogni anno per fare business, ma anche per incontrare la community di interlocutori che vedono nell’Industria 4.0 un’opportunità e per approfondire i nuovi scenari di mercato.
Industria 4.0 verso la transizione green
“Siamo ad un appuntamento importante per la manifattura, dove si parla di innovazione, asset strategico per affrontare le due transizioni, digitale e green, che avranno un impatto dirompente sulle filiere industriali – afferma Maurizio Marchesini, vice presidente di Confindustria per le Filiere e le Medie Imprese –. Basti pensare all’automotive: lo scenario che si sta delineando in Europa di fatto lascia poco spazio alla neutralità tecnologica. Mentre prosegue il nostro confronto con l’Unione Europea, è però importante accelerare sugli investimenti per la transizione all’elettrico, considerato anche che alcune aziende automobilistiche già da tempo lo stanno facendo”.
“La sostenibilità è un elemento imprescindibile per fare impresa ed è incoraggiante vedere come la consapevolezza green si stia diffondendo nel settore dell’industria – commenta Maruska Sabato, project manager di Mecspe –, anche perché il legame tra innovazione e sostenibilità è indissolubile per raggiungere gli ambiziosi obiettivi internazionali a difesa dell’ambiente”.
Le aziende manifatturiere devono dunque spingere l’acceleratore verso un percorso di trasformazione digitale: un primo passo è stato già fatto, confermano ancora una volta i dati dell’Osservatorio Mecspe, visto che ad oggi quasi 7 aziende su 10 dichiarano di aver avuto nell’ultimo anno una crescita digitale. Ma bisogna continuare a investire e per un reale salto servono competenze digitali adeguate: l’analisi evidenzia una divisione tra chi già possiede personale con formazione adeguata per far fronte alla trasformazione 4.0, il 59%, e chi non è ancora pronto, il 27%.
Sul tema della formazione, interviene Stefano Cattorini, direttore generale BI-Rex, azienda presente ancora una volta all’evento: “Per le imprese è ormai fondamentale avviare percorsi di trasformazione digitale in ottica di trasferimento tecnologico e miglioramento delle competenze. I competence center hanno un ruolo fondamentale in questo contesto, dove l’innovazione delle aziende si configura sempre più come tema cruciale per il Sistema Paese”. Strategici sono dunque i Competence Center, istituiti dal Mise per supportare le imprese verso la realizzazione di un modello di Industria 4.0, sebbene oggi sfruttati dalle imprese solo nel 7% dei casi.
Cobot e robot nel metaverso
Su un’area espositiva di 2.000 metri quadri, aziende e partner hanno messo in mostra le proprie tecnologie per un racconto di progetti concreti e case history, tra reale e virtuale. I visitatori hanno potuto così testare le soluzioni destinate alla smart factory, dalla progettazione alla produzione, tutto in una logica di circolarità e di ottimizzazione dell’efficienza energetica.
La sostenibilità della supply chain si è allargata anche a tematiche attuali nell’ambito del settore manifatturiero come il reshoring, il remanufacturing e il metal replacement, con un focus sui nuovi materiali. Una novità di questa edizione è rappresentata dalla Green Plastix Arena, area in cui le aziende hanno messo in evidenza le proprie innovazioni basate sul concetto di economia circolare a garanzia di una maggiore efficienza nella gestione delle risorse nei diversi settori: packaging, food, mobilità e trasporti, medicale & health care, beni di consumo, elettrico ed elettronico.
I robot si sono ritagliati al Mecspe un posto di rilievo. Del resto, secondo l’International Federation of Robotics, lo stock di robot operativi in tutto il mondo ha raggiunto un record di circa 3,5 milioni di unità, numero destinato peraltro ad aumentare. Dopo la crescita dei robot tradizionali grazie alla transizione industriale 4.0, con la spinta del nuovo piano 5.0 promosso dalla Comunità Europea, sono la robotica collaborativa e la cognitività i nuovi trend tecnologici per l’innovazione del settore. In questo contesto, Oversonic ha presentato la nuova release di RoBee, il robot umanoide cognitivo sviluppato dall’azienda per il mercato industriale. In uno stand gestito in autonomia dai robot umanoidi, i visitatori hanno potuto avere una dimostrazione pratica delle loro funzionalità, inserite in un’esperienza di realtà immersiva che riproduce gli ambienti di uno stabilimento allineato al paradigma industriale 5.0. Uno strumento attualmente utilizzato da Pmi manifatturiere che hanno scelto di investire in un sistema innovativo, in grado di operare in autonomia, attraverso l’intelligenza artificiale cognitiva, inserendosi in continuità con i processi, in collaborazione e a supporto del personale. “RoBee è il primo robot umanoide cognitivo realizzato in Italia disponibile per il mercato industriale – spiega Paolo Denti, Ceo di Oversonic –. Un prodotto che sfrutta le potenzialità offerte dalla cognitività, uno degli elementi cardine della transizione 5.0, per declinarle in una visione sostenibile e inclusiva di innovazione tecnologica. RoBee è infatti una macchina creata per essere realmente a servizio delle persone, per liberarle da mansioni ripetitive, se non addirittura pericolose per la salute fisica e psicologica, e persegue così un modello di trasformazione dei sistemi produttivi che rimette al centro il valore dell’essere umano“.
Elmec 3D, BU di Elmec Informatica, è stata presente con soluzioni innovative in diversi ambiti industriali. Le sue stampanti industriali producono parti polimeriche, metalliche e in resina e le sue applicazioni hanno fatto la differenza in numerosi settori industriali attraverso tecnologie innovative di post-processo, come la Amt Post-Pro. Molti i progetti per la robotica e l’automazione sviluppati con Omron Italia. Fra questi, alcuni dispositivi pensati per aumentare la sicurezza sul lavoro dell’operatore che manovra cobot (robot collaborativi, concepiti per interagire fisicamente con l’uomo). Altro settore di applicazione, il mondo dell’automotive e del motoracing: nel dettaglio, presentati alcuni componenti per le moto da corsa di categoria Moto3, attività portata avanti anche grazie alla partnership tecnica con AC Racing.
“Elmec 3D collabora costantemente con i propri clienti per rispondere alle loro esigenze – evidenzia Sara Besnati, marketing specialist di Elmec 3D –. In questo contesto, uno dei vantaggi della manifattura additiva è dato proprio dalla possibilità di produrre un componente capace di rispondere ad uno specifico bisogno, senza quei limiti che, talvolta, sono imposti dai sistemi produttivi tradizionali. Quindi: design for performance anziché design for manufacturing. Ed è esattamente quello che abbiamo fatto per i cobot di Omron Italia e per le moto del team AC Racing”.
Il metaverso l’ha fatta da padrone allo stand Energy Group dove si è data dimostrazione delle opportunità che la digitalizzazione offre all’industria, per conoscere le stampanti 3D, i materiali, i processi e i servizi che supportano oggi la transazione digitale del processo produttivo del manifatturiero. Accompagnare sempre più aziende verso la trasformazione delle linee produttive in vere e proprie digital factory è l’obiettivo, sfruttando tutto il potenziale della stampa 3D come soluzione indipendente o integrata ai processi tradizionali. L’azienda ha anche scelto il Mecspe per confermare la partnership con DyeMansion che porta al servizio dell’industria nuove tecnologie e sistemi integrati per l’ottimizzazione del processo di pulizia, finitura e colorazione superficiale sui prodotti stampati in 3D.
Con un portfolio di soluzioni hardware, software e dispositivi mobili professionali sviluppati per migliorare le comunicazioni e i flussi di lavoro in ambito industriale, Ascom era presente con la sua Enterprise Platform. I visitatori hanno potuto testare i diversi dispositivi mobili purpose built e, per la prima volta, anche Ofèlia, la piattaforma software di ultima generazione per la supervisione e ottimizzazione della gestione di allarmi, informazioni e mansioni concepita per migliorare i workflow operativi e la sicurezza. “La prevenzione dei rischi e la garanzia di sicurezza dei lavoratori, in particolare di coloro che operano in mobilità, isolati o sono preposti a operazioni pericolose, rappresentano una priorità per Ascom – dichiara Patrich Villa, head of Channel Sales, Ascom Ums – e intendiamo dimostrare quanto la tecnologia possa fare la differenza in ambito enterprise, migliorando l’efficienza produttiva, semplificando i flussi e ottimizzando i processi. Con Ofèlia offriamo uno strumento realmente orientato alla sicurezza di lavoratori e sistemi, efficace inoltre nel ridurre i rischi legati a fermi macchina e incidenti, a beneficio della produttività”.
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