NetConsulting cube ha presentato, nell’auditorium di Prysmian, i principali risultati della seconda edizione del Barometro Integrated Supply Chain, Bisc3.

Il maturity model è stato condotto considerando aziende leader nei settori industriali, del retail e dei trasporti/logistica e si rivolge sia ai responsabili della logistica e della supply chain che ai Cio con l’obiettivo di favorire il confronto non solo tra settori differenti ma anche tra le diverse famiglie professionali.

Gli ambiti di analisi considerati fanno riferimento sia ad aspetti strategici che organizzativi che ad elementi legati all’utilizzo delle soluzioni digitali, con una focalizzazione sulle competenze necessarie alla creazione di valore per le aziende che contemplano anche il supporto richiesto ai Partner IT.

Bisc3, l’analisi dei dati

Ciò che emerge, dal punto di vista più strategico, è che le aziende stanno ponendo una forte attenzione ad arginare quegli elementi che possono rappresentare dei possibili freni alla crescita. Il 58,5% degli intervistati dichiara, infatti, una certa preoccupazione legata all’aumento dei costi dell’energia che, se associati allo shortage legato alle materie prime (42,4%) e al progredire dell’inflazione (27,1%) portano instabilità e incertezza in tutto l’ecosistema economico. Resta inoltre da capire come proseguirà e quali saranno gli impatti generate dal conflitto russo-ucraino (46,6%).

Nello specifico ambito della supply chain, emerge come la gestione dei fornitori, delle flotte e dei magazzini sia condizionata non solo dal costo delle materie prime ma anche dall’incertezza sui tempi di fornitura e dalla necessità di ripensare alla geografia in cui sono posizionati i principali fornitori.

Fasi Critice Supply Chain Bisc3
Le fasi più critiche della supply Chain e dei processi di trasporto e logistica, principali aree di attenzione (fonte: Bisc3, NetConsulting cube, 2022)

Il trasporto è condizionato da una significative crescita del costo del carburante oltre che da uno shortage, ormai sistemico, delle figure stesse del trasporto. Per chi ha attivo il canale e-commerce è in continua crescita il tema della reverse logistics.

Il ricevimento merci necessita di una gestione attenta del controllo qualità così come, nell’ottica dell’ottimizzazione, di una gestione attenta delle scorte al fine di scongiurare le rotture di stock e, contemporaneamente, di ridurre al minimo lo stoccaggio.

Infine, ma non meno importante, è emerso il tema della gestione della domanda. In un periodo ad elevata volatilità e in cui i consumi vedono una forte contrazione, è stato segnalato come vi sia un elevato stress sulla marginalità. E’ per questo che quasi tutte le aziende del panel stanno pensando a strategie e strumenti per migliorare la visibilità sui loro clienti finali.

Il contesto appena descritto, porta le aziende ad implementare strategie di vario tipo e natura che vanno dalla capacità di anticipare gli eventi, all’introduzione di strumenti più affinati di risk management sino all’ottimizzazione degli ambiti organizzativi che puntano ad aumentare la collaborazione interfunzionale, la formazione e il recruitment di nuove figure professionali.
La sostenibilità, che si può declinare in vari sotto-ambiti di azione, sta diventando sempre più un tema all’attenzione delle aziende. Chiaramente, anche le soluzioni digitali giocano un ruolo rilevante nell’affrontare l’incertezza

Principali paradigmi tecnologici
Principali paradigmi tecnologici e ruolo a supporto degli scenari business in ambito supply chain/trasporti e logistica (fonte: Bisc3, NetConsulting cube, 2022)

Al netto dell’attenzione riposte nei confronti della cybersecurity e del digital workplace, generate da una parte dall’aumento degli attacchi e dall’altra dall’ottimizzazione degli strumenti funzionali alla possibilità di espletare le proprie mansioni anche da remoto, ciò che emerge chiaramente è come le aziende stiano indirizzando i propri investimenti di digital transformation nell’introduzione di iniziative di data strategy, nell’ottimizzazione delle loro control tower e nell’adozione di servizi cloud, siano essi di tipo infrastrutturale piuttosto che applicativo.

In particolare una gestione ottimizzata dei dati sembra stia diventando una priorità per le aziende. Il dato permette infatti di generare maggiore integrazione lungo le filiere oltre che fornire informazioni che generano valore per i manager.

Da questo punto di vista, il maturity model fa emergere come la strada da percorrere sia ancora lunga. Solo una parte dei rispondenti risulta infatti avere in essere una vera e propria data strategy. Molti stanno invece introducendo soluzioni di machine learning (33,7%) piuttosto che di data visualization o data mining in modo più tattico che strategico.

Una cultura del dato non ancora sviluppata in pieno, determina anche dei livelli di maturità molto diversificati per quanto concerne l’integrazione tra le aziende. A livello di integrazione lungo la filiera, ciò che emerge è un’integrazione soddisfacente con fornitori e clienti, mentre risulta essere ancora molto contenuta con competitor e operatori del trasporto. Peraltro le tecnologie utilizzate sono più o meno evolute e scontano un’assenza di standard abbastanza accentuata. A livello interaziendale, l’integrazione tra le funzioni risulta essere buona per il 59,3% delle aziende a fronte di un 20% di rispondenti che dichiarano di essere ancora in una situazione di integrazione media o bassa.

Il tema delle competenze

Altro elemento di attenzione emerso dal maturity model fa riferimento alle competenze.
Praticamente, malgrado le diverse intensità, quasi il 90% delle aziende ha dichiarato di soffrire di un gap di competenze, non solo di tipo digitale ma anche relative agli specifici ambiti funzionali. A questa situazione si somma una carenza in ambito formativo. Solo il 26,3% delle aziende dichiara di avere in essere programmi formativi frequenti e dedicati a specifiche famiglie professionali, il 21,1% a tutto il personale. Il 13,2% dichiara di proporre solo sporadicamente programmi formative e poco meno del 40% non ha in essere nessun tipo di Formazione.

Ciò genera un gap comunicativo interfunzionale che impatta anche sul successo delle iniziative di digitalizzazione. Diventa infatti complicato beneficiare del valore che il digitale può garantire se non esiste in azienda un minimo substrato di competenza tecnologica comune su cui le funzioni possano confrontarsi. Buona parte di questi gap sono colmati dal supporto che viene garantito dai player IT.
Ai fornitori di tecnologie e consulenza è richiesta una competenza di processo (40,7%) che permetta loro di comprendere problematiche e piani evolutive di aziende che operano nei diversi settori.
Anche la disponibilità di success case già effettuati per alter aziende sta diventando un elemento fondamentale. La verifica cioè che determinate attività progettuali e problematiche siano già state sviluppate e affrontate.

Readiness e integrazione

L’analisi di tutte le informazioni che sono state fornite dai partecipanti al programma Bisc3, ha permesso di costruire un posizionamento delle stesse aziende su gli assi dell’analisi in funzione del loro livello di readiness e al livello di integrazione.

Livello Maturita Panel Bisc3 2022
Il livello di maturità del panel, risultato di readiness e integrazione (fonte: Bisc3, NetConsulting cube, 2022)

Ne emerge, sinteticamente, come la strada da percorrere sia ancora lunga e come il livello di maturità delle aziende possa e debba essere migliorato nel tempo.

Il periodo storico particolarmente incerto che tutti stanno vivendo, può sicuramente rappresentare un boost che favorisce l’ottimizzazione di processi e l’implementazione di programmi di digital transformation così come lo è stata la pandemia sui sistemi di collaboration e di office automation.

Sicuramente le aziende dovranno imparare a convivere con un’incertezza che sta diventando normalità. La capacità di saper rispondere rapidamente ai continui shock che presentano i mercati e l’aumento della resilienza saranno sempre più elementi fondamentali per riuscire a competere con successo nei mercati nazionali e internazionali in cui operano le aziende. 

Leggi tutti gli approfondimenti della Room Barometro Integrated Supply Chain 2022

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