Accelerare la trasformazione digitale delle imprese e delle organizzazioni del settore pubblico in ottica multicloud: con questo intento Oracle, Tim e Noovle annunciano un piano congiunto di offerta dei servizi in Italia.

Il gruppo Tim si impegna ad utilizzare tecnologie avanzate di infrastruttura cloud per perseguire l’obiettivo di accelerare la modernizzazione del Paese e al contempo rafforzare la sua posizione, attraverso Noovle, come punto di riferimento nel mercato dei servizi multicloud enterprise nel Paese. Noovle è, infatti, la realtà del Gruppo che si pone come obiettivo diventare centro di eccellenza italiano per il cloud.
Nata dall’esperienza Tim sui servizi Ict per il mercato enterprise, dalle infrastrutture data center di Tim e dalle competenze specialistiche di Noovle Srl (partner italiano di Google Cloud), la società è in grado di offrire risorse, servizi e soluzioni su misura a organizzazioni di tutte le dimensioni e alla pubblica amministrazione. Tramite la capillarità e la presenza commerciale di Tim sul mercato e grazie a partnership strategiche, può offrire la realizzazione di soluzioni innovative private, hybrid, multicloud

Le tre aziende intendono quindi mettere a fattor comune i rispettivi asset e le competenze per sviluppare e gestire servizi per le imprese italiane, in ottica multicloud: le tecnologie cloud Oracle, quindi, – con la sua infrastruttura cloud di seconda generazione, caratteristiche di sicurezza integrata, prestazioni e disponibilità, ideale per i carichi di lavoro mission critical e cloud-native, come quelle enterprise e degli enti del settore pubblico – ma anche la rete DC Noovle, le competenze, e l’ampia rete di vendita sul territorio nazionale del Gruppo Tim, che consente l’integrazione dei servizi cloud con il portafoglio di servizi Ict del Gruppo dai servizi IoT e 5G alla cybersecurity fino a servizi avanzati di connettività fissa e mobile.

Carlo d’Asaro Biondo, amministratore delegato di Noovle
Carlo d’Asaro Biondo, amministratore delegato di Noovle

La collaborazione con Oracle – commenta Carlo d’Asaro Biondo, amministratore delegato di Noovle – è un elemento chiave per accelerare la transizione del nostro gruppo verso modelli più flessibili, da un lato, e sostenere la digitalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione, dall’altro. Grazie a un modello multicloud, possiamo arricchire la nostra offerta di servizi ad alto valore aggiunto e dar modo così ai nostri clienti di cogliere tempestivamente le migliori opportunità di business, aumentando al contempo l’efficienza. Questa partnership amplia anche il portafoglio di soluzioni offerte al mercato da Noovle insieme ad altri importanti cloud provider e ne favorisce apertura, interoperabilità e flessibilità”.

Non solo, Tim, nel quadro della sua strategia multicloud, sceglie Oracle Cloud Infrastructure per migrare in cloud i carichi di lavoro mission-critical di gestione dei dati del gruppo ed il gruppo Tim seleziona inoltre la soluzione applicativa SaaS Oracle Fusion Cloud Erp per ottimizzare i suoi processi finance e supply chain e contribuire così a un aumento della redditività.

L’accordo, per tanti aspetti, ricalca la persecuzione di quel modello collaborativo individuato come virtuoso da analisti ed esperti proprio per favorire la messa a terra dei progetti di digital transformation. Ed in questo caso specifico è possibile sottolineare i vantaggi dati dalla connessione delle piattaforme dei principali cloud provider in un ambiente multicloud, a sostegno delle iniziative delle organizzazioni pubbliche e private nell’affrontare le sfide della trasformazione digitale attraverso servizi multicloud avanzati, con efficienza operativa, costi inferiori e standard di sicurezza elevati.

Fabio Spoletini, senior vice president South Europe, Oracle
Fabio Spoletini, senior vice president South Europe, Oracle

La proposta ibrida e multicloud di Oracle si allinea poi con gli obiettivi del Gruppo Tim nel garantire che tutti i dati dei clienti siano ospitati nel Paese, offrendo loro una soluzione cloud che soddisfi le esigenze di residenza (sovranità) dei dati. E’ l’aspetto che vuole sottolineare Fabio Spoletini, senior vice president South Europe, Oracle: “]…[Oracle ha una presenza rilevante negli ambienti aziendali e del settore pubblico più strettamente regolamentati e mission-critical, e ciò fa di noi il partner ideale per supportare i clienti nella trasformazione digitale data driven basata sul nostro cloud sicuro e performante”.

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