Le aziende che presentano diversità di genere nei team executive sono il 21% più produttive, innovative e creative di quelle in cui non c’è diversità; lo evidenzia una recente ricerca di McKinsey che conferma una dinamica già evidente.  Contribuire in modo tangibile a migliorare la rappresentanza al femminile nelle posizioni di leadership è pertanto vantaggioso per le aziende, oltre che doveroso.

Nasce da questo presupposto la collaborazione avviata tra VMware e Stanford University, annunciata alla 3a conferenza annuale Women Transforming Technology di Palo Alto sul tema “Inclusion in Action“.
Al centro dell’alleanza il VMware Women’s Leadership Innovation Lab che vede il gruppo tecnologico impegnato in uno sforzo congiunto con la facoltà universitaria – a cui VMware contribuisce con 15 milioni di dollari – con l’obiettivo di concentrarsi sullo studio dei pregiudizi sul posto di lavoro per far crescere le donne nelle posizioni di responsabilità.

Sostegno al programma Seeds of Change

L’investimento di VMware supporta in particolare il programma Seeds of Change creando ulteriori opportunità per colmare il divario tra il mondo accademico e l’industria e il relativo lo sbilanciamento di genere.
In qualità di azienda innovativa, VMware si dichiara tra le prime realtà a testare nuovi modelli e soluzioni con la Stanford University ed ha già contribuito al progetto nel 2016 con un investimento di 1,5 milioni di dollari. In quel caso la finalità dell’iniziativa era di fornire alle ragazze delle scuole superiori di diversa estrazione i framework, le competenze e gli strumenti per perseverare e essere in grado di portare il cambiamento nel proprio lavoro.
“Attraverso il rafforzamento della relazione con la Stanford University e la creazione del Lab, VMware consolida il proprio impegno per l’uguaglianza di genere come imperativo aziendale, rafforzare la leadership delle donne e creare soluzioni basate sull’evidenza per donne di ogni estrazione -, dichiara Betsy Sutter, chief people officer, VMware. VMware è lieta di collaborare con la Stanford University e di accelerare la condivisione delle conoscenze tra industria e università nella ricerca per la leadership delle donne in azienda”.

Betsy Sutter, chief people officer, VMware
Betsy Sutter, chief people officer, VMware

La sperimentazione diventa azione

VMware Women’s Leadership Innovation Lab include un programma di affiliazioni industriali che coinvolge oltre 40 aziende leader di settore impegnate a tradurre la ricerca in azioni.
Tra le aree di interesse future per il laboratorio la diagnosi dei meccanismi specifici pregiudizi per le donne di colore e la progettazione di soluzioni; lo studio di come i social network si intersecano con pregiudizi nell’accesso delle donne a ruoli critici; e uno studio longitudinale – che prevede cioè la raccolta dei dati relativi alla variazione di uno o più fattori in tempi diversi nella vita di uno stesso individuo – dei percorsi di carriera nelle materie ingegneristiche.
La ricerca include anche un focus a lungo termine sul percorso educativo con ragazze delle scuole superiori, per fornire loro gli strumenti per aumentare l’identità e la resilienza della leadership, e seguire il proprio percorso di carriera.

“Sono molto grato a VMware per la volontà di creare il Lab, che lavorerà per promuovere la leadership femminile e massimizzare il talento nella tecnologia”, commenta Shelley Correll, professore di sociologia alla Stanford University e direttore del laboratorio.

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