“Le aziende si stanno muovendo verso il cloud per sfruttare potenti nuove tecnologie che aiutano ad automatizzare i processi aziendali e a consentire esperienze del cliente più coinvolgenti. Tuttavia, poiché le aziende adottano sempre più una strategia multi-cloud, è fondamentale creare un’architettura progettata per coniugare tutti questi ambienti e crescere in linea con le esigenze aziendali”. 
E questa la dichiarazione di Denis Kennelly, general manager di IBM Cloud Integration, che riassume la strategia di IBM verso un mondo multi-cloud, presentata a Las Vegas alla Think Conference 2018, tenutasi la scorsa settimana.
La strategia è sostenuta dai dati di mercato: nel 2018, l’85% delle imprese si impegnerà in architetture multi-cloud (Idc) e oggi le aziende utilizzano mediamente quasi 5 cloud, tra pubblici e privati (RightScale).

Denis Kennelly, general manager di IBM Cloud Integration
Denis Kennelly, general manager di IBM Cloud Integration

L’approccio multi-cloud offerto da IBM non è solo cloud infrastrutturale, ma una piattaforma che abilita l’accesso a servizi di alto valore come AI, Blockchain, IoT, sino all’informatica quantistica.
Le nuove soluzioni e funzionalità sono indirizzate in modo particolare al settore finanziario, dove le imprese stanno rapidamente aggiungendo servizi digitali per soddisfare rigorose linee guida sia interne che normative. In questo comparto, IBM gestisce il 70% dei dati mondiali, con le prime 10 banche del mondo clienti.  Tra le partnership recentemente annunciate nell’ambito finance, quelle con la banca brasiliana Bradesco, l’assicuratore finlandese Ilmarinen e l’operatore di pagamenti macedone KIBS, che hanno scelto IBM Cloud Private per offrire servizi digitali.

Sicurezza continua per le App cloud native

Tra le nuove soluzioni, la piattaforma IBM Cloud Private accelera la transizione e lo sviluppo delle app strategiche verso ambienti cloud nativi. La nuova applicazione Transformation Advisor analizza le applicazioni tradizionali e fornisce suggerimenti e indicazioni per la loro evoluzione verso il cloud. Cloud Automation Manager supporta le aziende a realizzare ed eseguire queste applicazioni rinnovate on premise o su un cloud di loro scelta. Una nuova esperienza di sviluppo end-to-end integrata nell’IBM Cloud Private consente inoltre di creare, distribuire e gestire applicazioni su cloud diversi.

IBM propone la creazione dei container Kubernetes e la loro esecuzione come servizio gestito direttamente sull’infrastruttura cloud bare metal.
IBM Cloud Private offrirà nuove versioni container del software di sviluppo e gestione delle app IBM, compresi API Connect, UrbanCode e Netcool, per consentire lo sviluppo, il test, il monitoraggio e la gestione delle app su più cloud e sistemi on premise. Entro la fine dell’anno previsto anche il supporto per i container Windows con le app .Net , oltre al supporto esistente per i container Docker e Cloud Foundry, le altre due importanti opzioni per la distribuzione di app.
La nuova piattaforma di Integrazione Cloud fornisce un unico punto di controllo per tecnologie come messaggistica, gestione API, integrazione di app, trasferimento file ad alta velocità e gateway sicuro, collegando dati e app tra diversi cloud e combinando diverse funzionalità con la possibilità di essere adottato su sistemi on premise, cloud privati e cloud pubblici.
Il servizio IBM Cloud Object Storage permette il caricamento dei dati ad alta velocità integrato con Aspera, per rendere veloce il trasferimento di enormi quantità di dati da e verso il cloud, con una velocità centinaia di volte maggiore rispetto al trasferimento standard http/ftp.

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