Alla fine del 2020, oltre due anni fa, Salesforce ha presentato Hyperforce, come riorganizzazione dell’architettura della piattaforma pensata per fornire sicurezza e affidabilità nell’intera esperienza Salesforce Customer 360, compresi quindi i servizi Sales Cloud, Service Cloud, Marketing Cloud, Commerce Cloud, Industries (ma non solo) all’interno dei cloud dei principali provider. Concretamente si parla quindi dell’accesso in modo sicuro a ogni app e piattaforma Salesforce da qualsiasi luogo, sfruttando al contempo la scalabilità e l’agilità del cloud pubblico.
Hyperforce, in particolare, è stato pensato per fare leva sulla flessibilità del cloud pubblico così da consentire ai clienti di accedere più facilmente alla capacità di elaborazione per essere più flessibili ed efficienti e distribuire le risorse nel cloud pubblico riducendo i tempi di implementazione da diversi mesi a poche settimane o addirittura giorni.

L’architettura di sicurezza di Hyperforce limita l’accesso ai dati dei clienti a seconda del “livello” dell’utenza registrata, proteggendo le informazioni sensibili da errori umani o di configurazione. Lo fa attraverso crittografia dei dati, statici o in transito, standardizzata, per la privacy e la sicurezza dei dati gestiti. I clienti inoltre possono scegliere di archiviare i dati in una posizione particolare per supportare la conformità alle normative specifiche della propria azienda, settore e regione, con ogni app Salesforce, la relativa personalizzazione e integrazione, eseguibile su Hyperforce indipendentemente dal provider cloud utilizzato.

Ed Britan Salesforce
Ed Britan, head of Global Privacy di Salesforce

L’annuncio odierno riguarda proprio la disponibilità di Hyperforce EU Operating Zone per consentire ai clienti aziendali e del settore pubblico di elaborare e archiviare i propri dati nell’UE. La proposta si inserisce quindi nel contesto relativo alla sovranità sui dati e permette di controllare dove vengono archiviate ed elaborate le informazioni, chi può accedervi e come i dati stessi vengono utilizzati, con la possibilità quindi di conservare i propri dati all’interno dell’UE. Il servizio ha visto l’inizio delle implementazioni per le applicazioni Salesforce Customer 360 a partire dall’ultimo trimestre del 2022. Mentre i servizi cloud di Salesforce sono già conformi o addirittura migliorano gli standard dell’UE.

L’architettura di sicurezza di Hyperforce limita gli utenti a livelli appropriati di accesso ai dati dei clienti, proteggendo le informazioni sensibili da errori umani o errori di configurazione. Hyperforce è attualmente disponibile in 12 Paesi e sarà lanciato in altri quattro entro la fine del 2023.
Ricordiamo che Salesforce è tra i membri “founder” dell’EU Cloud Code of Conduct che consente di certificare e verificare la conformità al Gdpr, nel 2022 ha ottenuto il relativo riconoscimento di conformità di secondo livello e già nel novembre 2015 aveva ottenuto l’approvazione sulle Binding Corporate Rules (Bcr) che riflettono elevati standard di protezione dei dati e sono state declinate in modo standard per tutti i clienti. Ed Britan, head of Global Privacy di Salesforce: La nostra strategia è aiutare i clienti a raggiungere i propri obiettivi di business, affrontando al contempo i rischi normativi e Hyperforce EU Operating Zone permette alle organizzazioni di avere maggiore controllo sui dati di cui hanno bisogno e scegliere di mantenerli all’interno dell’UE”.

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