L’alta intensità energetica dei data center richiede oggi un grande sforzo da parte dell’industria e regole stringenti per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Target sfidanti ma che una volta centrati possono generare modelli virtuosi in grado non solo di traguardare gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale e rispondere alle normative governative, ma di creare al contempo valore per le imprese, andando a migliorare le relazioni con gli investitori e con i clienti grazie ad un binomio efficienza-sostenibilità sulla leva dei dati

Coniugare la valorizzazione dei dati con gli obiettivi di sostenibilità è infatti un passo importante. Lo sa bene Schneider Electric, la cui offerta unisce l’esigenza di maggiore sostenibilità ai fattori più tradizionalmente critici per il settore, come la continuità operativa e l’ottimizzazione dei processi. Una proposizione nella quale Schneider si è mossa in anticipo e che si differenzia da quella dei competitor perché basata su un approccio non generalista ma fortemente ancorato alla correttezza e alla completezza del portafoglio, in grado di coprire tutti i passaggi necessari a comporre un ideale di connected infrastructure per un data center sostenibile, efficiente e resiliente, caratteristiche proprie di un’IT che si proietta nel futuro. Obiettivo raggiunto grazie di intelligenza artificiale e di big data, in grado di anonimizzare i dati per monitorare e controllare le performance dell’infrastruttura IT e per identificare pratiche operative ottimali di efficientamento. 

Roadmap lungo la sostenibilità

Per Schneider Electric si tratta di un costante impegno verso le imprese e i propri Partner, come dimostra l’attenzione costante alla proposta di soluzioni di efficienza energetica trasversale a tutti i settori di competenza.

Proprio nell’ottica della condivisione, Schneider Electric realizza una guida alla sostenibilità che risponde alle esigenze delle aziende in qualunque fase del percorso di digitalizzazione esse si trovino – dalle realtà che già procedono su roadmap evolute, a quelle nella fase iniziale del percorso fino alle imprese che devono ancora approcciare questa strategia -, indicando aree di intervento specifiche, per sostenere tutte le iniziative in modo organico e guidare operatori, gestori e aziende verso una corretta pianificazione.

Grazie al contributo di esperti Esg, consulenti sulla sostenibilità e data center solution architect, la guida identifica 23 metriche di sostenibilità da applicare ai data center attraverso cinque categorie di valutazione per affrontare la sostenibilità ambientale con un approccio olistico. Si analizzano quindi gli aspetti legati all’energia, la più grande risorsa utilizzata dai data center e i cui consumi sono previsti in ulteriore e rapida crescita; le emissioni di gas a effetto serra, CO2 e altri gas, tra le principali cause del cambiamento climatico e una delle questioni più urgenti da affrontare; l’acqua, il cui uso diventa sempre più importante per gli operatori dei data center come parte degli obiettivi generali di sostenibilità; i rifiuti, da ridurre al minimo nella catena di produzione e di approvvigionamento e sottrarre alle discariche attraverso il riutilizzo e il riciclaggio a sostegno della progettazione e adozione di un’economia circolare; la terra, con la misurazione dell’impatto sul territorio e sulla biodiversità, elemento comune nell’industria mineraria ma nuova per il settore dei data center. La condivisione delle metriche va poi di pari passo con la definizione di valutazioni puntuali da parte di Schneider per indicare alle imprese le all’interno di questo scenario metodologie e approcci corretti.

Del resto, i trend che Schneider Electric analizza e indirizza con il proprio portafoglio di offerta, sono in linea con quelli che il mercato manifesta. Come evidenziano gli studi indipendenti commissionati dalla società a 451 Research e Forrester coinvolgendo 3.000 soggetti a livello globale, tra grandi cloud provider, fornitori di servizi di co-location e professionisti IT di aziende trasversalmente presenti in ogni settore. Emerge chiaramente una forte discrepanza in tema di sostenibilità tra le intenzioni e le azioni delle imprese. Solo per citare alcuni trend significativi: a fronte di una dichiarata maturità nel percorso di sostenibilità da parte del 48% delle aziende, il 73% delle organizzazioni mette la sostenibilità al secondo posto tra le priorità e solo il 33% delle imprese ha creato un piano strategico su questo fronte.

Schneider, consulenza costruita sul portfolio

La proposizione Schneider Electric offre innovazione digitale e sostenibile a tutti i livelli, configurandosi come estremamente composita e ancorata alla strategia dell’azienda. I servizi vanno infatti dalla consulenza agli strumenti tecnologici per concretizzarla (Ups, sistemi hardware, soluzioni di cooling, piattaforme connesse) insieme a servizi dedicati al ciclo di vita del data center per la misurazione dei target di sostenibilità.

Nel dettaglio, Schneider Electric fornisce in primo luogo servizi di consulenza e sostenibilità che, come detto, agganciano le aziende nel punto esatto della roadmap in cui si posizionano. L’attività di consulenza parte dallo studio da parte dei team Schneider della più adeguata strategia sulla sostenibilità che sfrutti le tecnologie già in essere all’interno delle organizzazioni e punti a minimizzare l’impronta ecologica con un approccio di gestione attiva dell’energia per abbattere i silos e unire la strategia di sostenibilità ai progetti per l’efficienza energetica.

In particolare, la strategia Schnider Electric si sviluppa attraverso diversi step per affrontare in modo operativo le sfide di sostenibilità: la misurazione del ritorno sugli investimenti che si concretizza nella garanzia di risparmio energetico, nel monitoraggio dei progressi mediante reporting, nella gestione delle metriche e fissazione dei parametri di confronto, nell’eliminazione del rischio di ammende per mancata conformità. Sul fronte degli investimenti, la strategia include l’acquisto di energie rinnovabili, la riduzione dell’impronta di carbonio, l’eliminazione dei sistemi economici non sostenibili e la definizione degli obiettivi di riduzione del carbonio. Il miglioramento della reputazione aziendale, l’incremento della consapevolezza ambientale del personale, la promozione dell’integrità del marchio e l’impegno verso gli stakeholder sono infine strategie che sostengono il mantenimento del vantaggio competitivo aziendale. 

La seconda attività core è per Schneider Electric lo sviluppo di servizi di digitalizzazione per i data center destinati alle industrie più intelligenti. L’offerta ruota in questo caso intorno alla piattaforma EcoStruxure che aiuta la gestione di infrastrutture di edge computing, data center o co-location resilienti, sicure e sostenibili.  l software IT e i servizi digitali di EcoStruxure sostengono  esigenze specifiche, come il monitoraggio avanzato, la pianificazione, l’assistenza digitale e in loco, la riduzione del rischio di guasti, l’analisi dei dati per individuare informazioni importanti e definire un’azione proattiva. L’esperienza nel settore di Schnider, il suo personale qualificato e certificato insieme alla rete di partner, sono il tramite per concretizzare questa strategia sfruttando il potenziale delle aziende, che possono gestire in proprio le varie attività o delegarle a Schnider o al partner di fiducia.

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Schneider Electrics – Piattaforma EcoStruxure

La terza componente dell’offerta Schnider Electric riguarda infine le soluzioni per efficientare il raffreddamento. Si tratta di servizi di modernizzazione per unità Cooling che attraverso apparecchiature di ultima generazione migliorano l’efficienza dei data center. Servizi che Schnider fornisce chiavi in mano per la sostituzione di sistemi obsoleti e la messa in campo di sistemi ad alte prestazioni che massimizzando la continuità operativa e l’efficienza degli impianti, migliorano il business delle imprese. 

Tra queste categorie di prodotti, i condizionatori d’aria ambientali, che includono unità a parete per installazioni all’aperto per applicazioni mission-critical o unità di tipo split e sistemi free cooling integrati per installazioni all’interno; sistemi di raffreddamento perimetrale per data center di medie e grandi dimensioni o per ambienti IT di dimensioni ridotte. Vi sono poi condizionatori di fila, con sistemi di raffreddamento ad acqua fredda a stretto contatto con il calore generato per data center, ad aria, acqua e glicole a stretto contatto con il calore generato per armadi, sale server o ancora chiller e smaltitori di calore, condizionatori d’aria ambientali,  condizionatori di fila a stretto contatto, cooling distribution and piping, distribuzione dell’aria installabile a rack o a livello di sala, pavimenti sopraelevati con accesso modulare per locali tecnici e data center uffici.

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