Creare tecnologia che abiliti la crescita delle aziende significa lavorare in due direzioni: garantire una maggiore produttività grazie alle tecnologie ma anche una maggiore soddisfazione personale e professionale dei dipendenti. “Una relazione non sempre cosi lineare” esordisce Giampiero Savorelli, AD HP Italy incontrato di recente a Milano dopo che l’azienda di Palo Alto ha presentato la sua nuova offerta a livello mondiale, per discutere di come Hp sta andando in Italia. Il risultati di Q4 in arrivo per metà novembre dovrebbero essere incoraggianti, ma la vera crescita del mercato per Savorelli arriverà nel 2025. “Ci aspettiamo nel 2025 una accelerazione del mondo pc, legato soprattutto alla transizione da Windows 11 che uscirà di scena”.
“I primi sei mesi di HP nel 2024 sono stati molto buoni, con un incremento di market share e una presenza in tutti i vertical di mercato – continua -. Il nostro focus rimane il mercato Smb anche se stiamo imprimendo una accelerazione nel settore pubblico. Stiamo spingendo, per quando riguarda la business unit Workforce Solutions, sulla erogazione dei servizi in modalità subscription sia nel mondo del printing sia del computing”.
Una strategia che trova conferma anche nei recenti dati di mercato presentati da Canalys che posizionano HP seconda in termini di market share (dopo Lenovo), con 13,5 milioni di unità spedite a livello globale nel terzo trimestre 2024, grazie a una forte presenza nel segmento business, per l’offerta di prodotti orientata al lavoro ibrido.
Parità di esperienza
Il mondo pc rimane centrale nella strategia del vendor e oggi, grazie alle novità legate all’AI, risponde sia alla richiesta di produttività che di soddisfazione del dipendente. “’L’incremento della produttività non può andare a discapito della vita del dipendente, e in questo scenario dove innovazione e soddisfazione devono andare di pari passo l’AI avrà un ruolo centrale” approfodisce Savorelli.
Su questo punto è stata costruita l’intera nuova offerta di HP dai pc e workstation intelligenti, all’introduzione dell’AI nelle soluzioni di collaboration e video (frutto dell’acquisizione di Poly nel 2022, per 3,3 miliardi di dollari), fino alle stampanti per utilizzo e consumi ridotti.
L’obiettivo è offrire parità di esperienza a chi è in ufficio e a chi si collega da remoto, grazie a un portfolio – dai pc alle smart technologies – che garantisce esperienze personalizzate. Inoltre, i pc dotati di intelligenza artificiale consentiranno a un maggior numero di utenti di “creare” e non semplicemente “usare” il pc.
Si tratta di soluzioni e piattaforme con AI integrata, in grado di analizzare lo stato dei device, di anticiparne i guasti, evitando i fermi dei dispositivi. “Che i pc siano dispositivi missioni critical lo abbiamo scoperto durante lo smart working – precisa Savorelli -. Così oggi la nuova generazione di portatili con a bordo Copilot nativo e la videocamera HP Poly garantiscono una esperienza di collaboration ancora più efficace, grazie anche a tecnologie smart sense che riducono l’impiego di batteria, disco, processori a seconda dell’utilizzo. E una attenzione elevata al tema della cybersicurezza”. Gli AI Pc dovranno garantire privacy e sicurezza dei dati, dal momento che si rivelano una soluzione valida per l’AI generativa personalizzata, ma essendo una AI addestrata su dati sensibili presenti nel dispositivo, devono avere a bordo tutte le tecnologie per arginare possibili attacchi hacker.
E continua Savorelli: “Workstation e periferiche sono state progettate in una logica ibrida, grazie all’integrazione di audio e video, e stiamo creando nuove macchine ottimizzate per l’esecuzione di modelli di AI locali, che possono utilizzare il cloud ibrido e lavorare offline, garantendo una minore latenza e una maggiore efficienza energetica, oltre che maggiore sicurezza. Al centro di questa impostazione rimane l’attenzione al benessere dei lavoratori, essenziale per garantire sostenibilità, crescita e innovazione nel mondo del lavoro”. Un tema oggetto dell’HP Work Relationship Index 2024 appena presentato.
Per quanto riguarda l’esperienza dei clienti in ambito AI, case study interessanti nel finance, dove sta prendendo piede anche il modello device as a service. Tra i vertical di mercato, c’è interesse in ambito retail, anche con soluzioni di cassa con AI intergrata. Cosi come la recente presenza alla fiera internazionale Drupa a Dusseldorf – la più grande per le macchine di stampa – conferma l’interesse verso stampanti di grande formato evolute con l’AI integrata.
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