L’adozione di un modello di Digital Workspace è oggi essenziale per le aziende che vogliono raggiungere o salvaguardare un vantaggio competitivo. Una strategia di digitalizzazione dei processi, collaborazione e automazione che consente all’IT di mantenere produttiva la forza lavoro remota anche in caso di interruzioni, a garanzia della continuità aziendale. Il dipendente al centro, dunque, per garantirgli accesso alle app, ai servizi e alle risorse da qualsiasi dispositivo, ovunque e in qualsiasi momento.

Il potenziamento del Digital Workspace è un’area di business sulla quale si concentra  Systematika Distribution al fianco di VMware, per proporne le soluzioni adatte a modernizzare l’infrastruttura e abilitare un nuovo modo, più agile, di lavorare. Ce ne parla Franco Puricelli, Amministratore Delegato di Systematika Distribution, raccontando gli obiettivi comuni nell’ambito della partnership, le sue dinamiche, le soluzioni in campo.

Franco Puricelli, Amministratore Delegato di Systematika Distribution
Franco Puricelli, Amministratore Delegato di Systematika Distribution

Quando nasce il rapporto di partnership con VMware su questa tematica e come evolve nel tempo? 

Le prime esperienze risalgono a diversi anni fa quando la sfida era quella di proporre insieme a VMware la virtualizzazione degli ambienti desktop in alternativa alla terminalizzazione. 
Da allora il tema si è allargato includendo man mano lo streaming applicativo, la gestione dei device mobili, il BYOD e tutto ciò che riguarda l’aspetto prestazionale e di security di un ambiente come quello “desktop”, che è cambiato non solo nella definizione ma anche nella modalità di utilizzo.


In ambito digital workspace, quali sono le iniziative che VMware mette al vostro servizio per facilitarne l’adozione presso i partner?

VMware ha sempre creduto in questa opportunità facendo negli anni anche acquisizioni in tal senso e spronando il proprio canale a raccogliere una sfida dal potenziale davvero importante. Il nuovo programma VMware Partner Connect fortemente incentrato sulle competenze, sulle alleanze strette in ambito cloud, come ad esempio con Microsoft, e su una serie di iniziative svolte in collaborazione con noi distributori, sono servite ad alzare il livello di attenzione.

Qual è la risposta del cliente verso il Digital Workspace dal vostro osservatorio? Quali sono le difficoltà che  vostri partner raccolgono sul campo?  

Le risposte sono positive anche se esistono ancora ampi margini di miglioramento. La numerica e la tipologia delle opportunità rendono questo business particolare perché se da un lato parliamo di un progetto, dall’altro osserviamo tutte le caratteristiche di un business transazionale. Questo lo rende sicuramente un business impegnativo, in molti casi parcellizzato e dalle tempistiche di perfezionamento variabili, ma al tempo stesso crea “stickiness” e quindi le condizioni per ampliare le opportunità.

Corsi, formazione, competenze. Come è la relazione con VMware?

Da sempre Systematika investe molto e caratterizza la propria proposta nella creazione e nel trasferimento della conoscenza sui propri partner. Per VMware siamo anche Authorized Training Center e quindi al netto dell’iniziativa programmatica in sé, questo status ci permette di avere in casa tutte le competenze per supportare i nostri partner. Anche sul tema Digital Workspace ad esempio abbiamo reso disponibile la proposizione Practice Builder, un pacchetto di servizi che copre end-to-end tutte le necessità di supporto dei rivenditori: dalla lead-generation alla formazione, dall’assessment alle demo, passando da Lab e proof-of-concept fino alla generazione vera e propria delle opportunità.

Quali sono gli obiettivi di Systematika per il 2020?

Come per tutti, gli obbiettivi sono quelli di migliorare dove possibile i risultati ottenuti in passato e l’ambito della Digital Workspace ha grandi spazi di crescita.
La pandemia negli ultimi mesi ha sicuramente alzato il livello di attenzione e di sensibilità sul tema del lavoro a distanza da parte delle aziende, delle scuole e delle istituzioni. 
Nel corso del 2020 pensiamo che una parte dei progetti di remote-working avviati in emergenza possa trasformarsi in progetti più strutturati: nostro obbiettivo esser pronti insieme ai nostri partner per supportare queste realtà in questo percorso. 

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